S.E.Sergey Razov, ambasciatore russo in Italia, si è recato questa mattina al tribunale di Piazzale Clodio per presentare querele ad alcuni giornali italiani. Intercettato dai cronisti presenti, Razov ha fatto il spunto sulle trattative tra Russia e Ucraina: “Prima finisce meglio è: sono in corso trattative con l’Ucraina e speriamo in esiti positivi”.
Razov ha poi espresso le sue perplessità sulla consegna delle armi italiane agli ucraini: “La cosa che ci preoccupa è che gli armamenti italiani saranno usati per uccidere cittadini russi. E voglio ricordare che la decisione è stata presa quando è iniziata la prima tappa delle trattative: i fucili vengono distribuiti non solo tra i militari, ma anche tra i cittadini e non si capisce come e quando saranno usati”.
L’ambasciatore russo in Italia allenta la tenzione in merito alla presunta minaccia russa di utilizzare armi nucleari: “Non c’è nessuna minaccia nucleare da parte di Mosca, ma riflessioni di scenari in caso di minacce per la sicurezza della Federazione Russa”.
“Lavoro in Italia da 8 anni e ho lavorato con Renzi, Conte, Letta e adesso Draghi. Abbiamo fatto di tutto per costruire ponti, rafforzare i rapporti in economia, cultura e altri campi – conclude Razov. – Con rammarico adesso tutto è stato rivoltato. Invito i giornali a seguire entrambi i messaggi e non solo quelli della parte Ucraina. Ogni giorno leggo la stampa italiana e vedo ogni giorno alcune foto la provenienza della quale è molto dubbiosa”.