(Adnkronos) – Guerra Ucraina-Russia, Mosca sta intensificando gli attacchi aerei, con oltre 250 voli registrati in 24 ore. Lo afferma lo Stato Maggiore ucraino. Sessanta in più rispetto alle precedenti 24 ore, secondo le notizie diffuse dagli ucraini. Gli obiettivi principali restano le aree nella zona e intorno a Kiev, Chernihiv, e Kharkiv. I militari ucraini sostengono siano stati colpiti ieri 11 “obiettivi aerei nemici”, compresi sette aerei, un elicottero, un drone e due missili da crociera.
Una nave russa è stata distrutta nel porto di Berdyansk, occupato dai russi, nel sudest dell’Ucraina. Lo afferma la Marina ucraina. Berdyansk si trova a circa 70 chilometri a sudovest di Mariupol.
BAMBINI UCCISI – Dal 24 febbraio, dall’inizio della guerra in Ucraina dopo l’invasione della Russia, sono stati finora uccisi 128 bambini. Lo denuncia l’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina sul suo canale Telegram. Una denuncia rilanciata dai media locali secondo cui i bambini feriti sono 172.
Solo a Kharkiv le piccole vittime sono 15. Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, 294 civili, compresi 15 bambini, sono rimasti uccisi nella città nordorientale di Kharkiv, denuncia via Telegram la polizia della regione. Prima della guerra a Kharkiv vivevano 1,5 milioni di persone.
LE PERDITE RUSSE SECONDO KIEV – Ammonterebbero a 15.800 le perdite fra le file russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.
Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 15.800 uomini, 530 carri armati, 1.597 mezzi corazzati, 280 sistemi d’artiglieria, 82 lanciarazzi multipli, 47 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 108 aerei, 124 elicotteri, 1.033 autoveicoli, 4 unità navali, 72 cisterne di carburante e 50 droni.
CHERNOBYL – I diversi incendi scoppiati nella cosiddetta zona di esclusione di Chernobyl sono stati domati, sebbene alcuni roghi rimangano attivi. Lo ha riferito nella tarda serata di ieri il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi. Le autorità ucraine nei giorni scorsi avevano riferito di sette incendi scoppiati nell’area che misura due chilometri quadrati, probabilmente dovuti ai bombardamenti russi o a un’azione dolosa. L’area attorno all’ex centrale nucleare è controllata dalle forze di invasione russe.
L’agenzia ucraina per l’energia atomica ha riferito all’Aiea che non erano state effettuate misurazioni di radiazioni nell’area, ma che leggeri incrementi nelle concentrazioni di cesio erano stati rilevati a Kiev e in due località a ovest di Chernobyl. Tuttavia, i livelli non costituirebbero un pericolo.