(Adnkronos) – Con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, quasi due europei su tre (il 65%) oggi vedono di buon occhio l’appartenenza del loro Paese all’Unione Europea. E’ quanto risulta dal sondaggio Eurobarometro, condotto dal 19 aprile al 16 maggio su 26.578 intervistati nei 27 Paesi dell’Ue. Si tratta, sottolinea il Parlamento Europeo, del risultato più alto dal 2007, l’anno precedente al fallimento di Lehman Brothers, quando il dato si attestava al 58%. L’adesione è vista come “una cosa positiva” dalla maggioranza relativa dei cittadini in tutti i Paesi, ad eccezione di Grecia e Slovacchia, dove un numero maggiore di intervistati la considera “né una cosa buona né una cattiva”.
Rispetto all’ultimo sondaggio Parlameter della fine dell’anno scorso, i risultati sono aumentati in modo significativo nella maggior parte dei Paesi, in particolare in Lituania, Malta ed Estonia. Per l’Italia il 49% ha risposto di avere un’immagine positiva dell’appartenenza all’Unione con un aumento di 5 punti rispetto al 2021, contro il 10% che ha dato una risposta negativa. Il 52% degli europei oggi ha una percezione positiva dell’Ue in generale, con un aumento di tre punti rispetto a novembre-dicembre 2021. Si tratta del miglior risultato misurato dai sondaggi del Parlamento Europeo dal 2007.
Per quanto riguarda i risultati nazionali sull’immagine positiva dell’Ue, si va dal 76% in Irlanda al 32% in Grecia. L’Italia si posiziona appena sotto il dato medio, con il 48% di cittadini che ha una percezione positiva dell’Ue. Per la presidente del Parlamento Roberta Metsola “con il ritorno della guerra nel nostro continente, gli europei si sentono rassicurati dal far parte dell’Unione Europea. I cittadini sono profondamente attaccati alla libertà, sono pronti a difendere i propri valori e si stanno rendendo conto sempre più che la democrazia non può più essere data per scontata”.
Per contro, la Russia è vista positivamente solo dal 10% degli intervistati, in calo rispetto al 30% del 2018, quando è stata posta l’ultima volta questa domanda. La Cina torna al penultimo posto con il 22%. Al contrario, gli europei hanno un’immagine più positiva del Regno Unito (65%), seguito dagli Stati Uniti con il 58%.
La maggior parte dei cittadini percepisce la guerra in Ucraina come un cambiamento fondamentale: il 61% degli europei non è sicuro che la propria vita continuerà come prima, opinione condivisa dal 50% degli italiani. Solo un terzo circa degli intervistati Ue (37%) crede resterà tale, mentre in Italia la percentuale di fiducia sale al 49%. Con l’inflazione e il costo della vita in aumento da prima dell’inizio della guerra russa in Ucraina, quattro europei su dieci affermano di subire già un impatto sul proprio tenore di vita (40%). In Italia il dato scende al 33%.