(Adnkronos) – “L’operazione militare della Russia è mirata a smilitarizzare e denazificare l’Ucraina”. Poco prima delle sei di questa mattina (le quattro in Italia), Vladimir Putin è tornato a parlare in televisione per annunciare di “aver deciso di lanciare una operazione militare speciale” contro Kiev, chiedendo ai soldati ucraini “di deporre le armi e tornare a casa” e la “demilitarizzazione e denazificazione” del Paese.
Putin ha detto di aver dato il via all’operazione militare, che non prevede, ha specificato, una “occupazione” dell’Ucraina, in risposta a una richiesta di assistenza dalle autorità di governo delle auto proclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk per respingere l’aggressione militare di Kiev. La Russia interviene per “demilitarizzare e denazificare” l’Ucraina.
Lo scopo dell’intervento è quello di “proteggere le popolazioni che per otto anni sono state sottoposte a umiliazioni e genocidio da parte del regime di Kiev. Per questo vogliamo la demilitarizzazione e denazificazione dell’Ucraina e chiediamo anche di portare alla giustizia coloro che si sono macchiati di crimini sanguinari contro civili pacifici, inclusi cittadini russi”, ha sostenuto.
“I militari ucraini che accetteranno di deporre le armi saranno liberi di lasciare il fronte per fare ritorno alle loro famiglie”, ha aggiunto Putin precisando che la responsabilità per quello che si prevede sarà uno spargimento di sangue “ricadrà interamente sul regime al potere in Ucraina”.
Le azioni della Russia, ha aggiunto, sono prese per autodifesa dalle minacce e da eventi ancora peggiori di quelli che capitano oggi. Per quanto difficile possa essere, chiedo a voi di capire e di cooperare, per voltare questa pagina tragica il prima possibile e andare avanti insieme”.
“Non deve esserci alcun dubbio sul fatto che un attacco diretto contro la Russia terminerà con la sconfitta dell’aggressore e terribili conseguenze per chi lo farà. Chiunque minacci o interferisca con le azioni della Russia deve sapere che nostra risposta arriverà senza ritardo e porterà conseguenze che non avete mai viste nella storia. Siamo preparati per ogni sviluppo. Saranno prese tutte le decisioni necessarie, spero che questo messaggio sarà ascoltato”.
Non ha ancora finito di parlare che le prime esplosioni si registrano a Odessa, Kharkiv, Kramatorsk, Mariupol e Kiev. Il Presidente ucraino Volodymir Zelensky dichiara la legge marziale. Verso le nove arrivano le notizie delle prime vittime. Alle dieci, unità militari con i carri armati entrano in Ucraina da diverse direzioni, dalla Russia, dalla Bielorussia e dalla Crimea. Le milizie del Donbass avanzano oltre la Linea di contatto e guadagnano terreno.