Dopo un anno di combattimenti la guerra in Libia è giunta a un bivio. Come riportato da Lorenzo Cremonesi, inviato in Libia del Corriere della Sera, Khalifa Haftar, generale dell’autoproclamato esercito nazionale ed uomo forte della Cirenaica, ha perso Tarhuna, una cittadina a Sud di Tripoli, e la Tripolitania. Le milizie del governo di accordo nazionale di Fayez al Sarraj, dopo quattordici mesi di assedio, sono riuscite a respingere gli attacchi di Haftar. Sono risultati decisivi l’aiuto della Turchia del presidente Recep Tayyip Erdogan, che da novembre sostiene Sarraj, e l’accordo tra Ankara e Mosca, sostenitrice di Haftar, avvenuto nei giorni scorsi. “La situazione è in evoluzione”, scrive Cremonesi, e probabilmente i futuri vincitori della guerra, oltre al governo di Tripoli, saranno proprio Turchia e Russia che allargheranno la propria sfera di influenza sulla Tripolitania e sulla Cirenaica. L’Europa, e ovviamente i tanti interessi italiani nella regione, sono tagliati fuori.
Mario Bonito