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Gualtieri: “I Recovery fund sono la linea rossa, col Mes tutto da vedere”, Padoan verso la presidenza Bers

“L’Italia parteciperà vigilando che i documenti finali siano in linea con l’elemento dell’assenza di condizionalità sul Mes”, ma, al momento, ”nessuna decisione è presa dall’Italia sulla possibile richiesta di accesso a questo nuovo strumento” , anche se, ”è bene evidenziare che la disponibilità di molteplici reti di sicurezza, incluso quello del Mes, è da considerarsi un elemento di stabilizzazione e di fiducia”.

Così stamane il ministro dell’Economia, intervenendo in audizione nelle commissioni Bilancio e Finanze del Senato.

Bers: “L’Italia ha candidato Padoan alla presidenza”

Intanto la ‘notizia, secondo cui – come annunciato da Gualtieri – l’Italia ha candidato alla presidenza della Bers, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, l’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. E non è certo cosa da poco, da leggere soprattutto in prospettiva.

Gualtieri: “Il recovery fund è la nostra linea rossa”

Come ha tenuto a rimarcare Gualtieri, ”La linea rossa dell’Italia è il recovery fund, una serie di strumenti una safety net contro la crisi, ed il Mes, non solo con le attuali linee di credito ma con una linea di credito senza condizioni, senza requirements né presenti né future“. D’altro canto, come ha ricordato ancora il ministro, sin dall’inizio della crisi, il governo ha sempre mantenuto un’unica posizione rispetto al Mes:”non riteneva accettabile che la risposta Ue al coronavirus si incentrasse sul Mes perché è uno strumento non adeguato e non basta a definire risposta sufficiente ed abbiamo ottenuto che altri strumenti venissero messi al centro dell’agenda”.

Gualtieri: “L’incisività dell’Italia nell’Eurogruppo”

Poi il ministro ha rassicurato garantendo che in Europa la posizione assunta dal nostro Paese è stata ”forte”, specie nella fase di proposte per combattere l’emergenza da Coid-19. Ad esempio, insieme ad altri stati, siamo tra i più incisivi nel richiedere all’Eurogruppo di ”sviluppare proposte per rispondere alla pandemia, che ‘avrebbero dovuto tenere in dovuto conto la natura simmetrica dello shock’. Un argomento che l’Italia aveva espresso per ‘sostenere la propria posizione circa la necessità di mettere in campo strumenti nuovi’’. Fin dal precedente incontro dello scorso del 16 marzo, ”l’Eurogruppo esprimeva supporto all’importanza di una risposta coordinata e ambiziosa’ al coronavirus, ‘che utilizzasse tutti gli strumenti a disposizione’’. Ne seguì infatti una fitta discussione, che poi generò una forte ”determinazione per fare tutto il necessario per affrontare la crisi, ripristinare la fiducia e sostenere il rapido recupero dell’economia. ‘Ci si rendeva ampiamente conto che gli interventi erano in rapida evoluzione e richiedevano un rafforzamento delle risposte’’.

Max