(Adnkronos) – A 95 anni dalla nascita del Gruppo Bracco, ieri, si è tenuto all’interno del Teatrino di Fondazione Bracco, l’evento “Da Neresine a Milano, l’impresa di Fulvio Bracco”, realizzato in collaborazione con l’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (Anvgd). Il capoluogo lombardo ha accolto con entusiasmo l’iniziativa dedicata a una figura che ha profondamente influito sullo sviluppo della città e della chimica italiana.
Fulvio Bracco, nato a Neresine, in Istria, nel 1909, è stato tra i pionieri dell’industria – insieme a Pirelli, Falck, Ferrero, Agnelli, Barilla ed altri – personaggio capace di ricostruire un tessuto economico e civile lacerato dalle due guerre e di proiettare l’Italia nella modernità. Non solo industria e ricerca. Fulvio Bracco è stato precursore anche nel campo della responsabilità sociale d’impresa. Nel 1953, ad esempio, istituì borse di studio per i giovani che intitolò a sua madre Nina Salata, sorella del Senatore Francesco Salata, storico e difensore dell’italianità della Venezia Giulia.
L’incontro celebrativo, trasmesso anche in streaming sui canali della fondazione Bracco, è stato promosso nell’ambito del palinsesto di attività dedicate al 95° Anniversario del gruppo Bracco.
“Fulvio Bracco era una persona positiva e mi ha insegnato tanto – ha commentato Diana Bracco, Presidente e Ceo di Bracco, in apertura del suo discorso – A partire dalla passione per il mare e le sue terre come l’Istria e la Dalmazia, posti davvero incredibili. Sono orgogliosa dell’impresa, ma anche della tematica degli esuli giuliano dalmati che è venuta avanti ricordando che sono tutti italiani. Mio padre quando si è trasferito a Milano si è innamorato di questa città e ha avuto sempre in mente di restituire tutto quello che aveva ricevuto da un territorio molto aperto mentalmente”
Infine, la Presidente e Ceo del Gruppo di famiglia ha voluto mandare un messaggio di speranza e fiducia in un clima mondiale ancora scosso dalla guerra in Ucraina: “Bisognerebbe lasciare da parte i personalismi in un discorso di conflitto che non ha senso”
All’importante evento sono intervenuti anche diversi uomini e donne delle istituzioni regionali e locali. Infatti, entrambe le regioni (Lombardia e Friuli Venezia Giulia) hanno patrocinato l’iniziativa: “La famiglia Bracco è un pezzo del nostro paese e della città di Milano – ha dichiarato Elena Buscemi, Consigliera al comune di Milano – È un esempio di grande imprenditorialità, di entusiasmo, di energia e di serietà. Sono qua in rappresentanza dell’amministrazione milanese che ha grande rispetto per Bracco”.
Dello stesso avviso l’Assessore alla Cultura e alle Autonomie della Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli: “Fulvio Bracco è stato un grande protagonista del capitalismo milanese/lombardo tra le due guerre Mondiali. Questa regione è il laboratorio privilegiato del boom economico che si è verificato qui prima che altrove. A conferma della fortissima vocazione alle attività economico-produttive di questa regione”.
Tiziana Gibelli, Assessore alla Cultura e Sport della Regione Friuli Venezia Giulia, ha consegnato poi una targa di riconoscenza della Regione Friuli Venezia Giulia a Diana Bracco, per essere “una delle più importanti imprenditrici del Paese e grande mecenate” sottolineando poi le origini della famiglia Bracco legate al territorio friulano/giuliano: “Il padre di Fulvio Bracco ha studiato e vissuto a Trieste. La dottoressa Bracco ha un grande legame con la nostra terra e siamo orgogliosi”