“Se si deroga al limite dei due mandati il M5S raggranellerà il 5%”, e chi oggi chiede che si bypassi la regola, risalente alle origini del Movimento, “resterà comunque fuori dal Parlamento”. Questo il ragionamento che Beppe Grillo, a quanto apprende l’Adnkronos, ha condiviso con chi gli è più vicino, non nascondendo le preoccupazioni per il terremoto che la sua posizione – comunicata all’assemblea dei parlamentari 5 Stelle – ha provocato al Movimento, con i ‘big’ che chiedono che ora sia Giuseppe Conte a risolvere la questione.
Bocche cucite negli ambienti vicini all’ex premier su quel che Conte intenda fare. Ma la posizione di Grillo, su questo, appare granitica: non si può derogare, la convinzione del garante del Movimento riportata da chi più gli è vicino. Nei giorni scorsi, apprende inoltre l’Adnkronos, al fondatore del M5S è stata sottoposta la proposta per una piattaforma alternativa a Rousseau, che diventerebbe ‘patrimonio’ del Movimento. Ma anche su questo fronte ogni decisione appare prematura: prima, viene spiegato, va risolto il rapporto con Rousseau. Un altro dossier caldo sulla scrivania di Conte.