“Al termine delle ultime due riunioni di maggioranza, in cui erano presenti i consiglieri comunali, alcuni assessori e i presidenti dei Municipi del M5s, e dopo un confronto con il garante Beppe Grillo abbiamo stabilito di dare un segno di cambiamento. Daniele Frongia ha deciso di rinunciare al ruolo di vicesindaco mantenendo le deleghe alle Politiche giovanili e allo Sport. Contestualmente Salvatore Romeo ha deciso di dimettersi dall’incarico di capo della Segreteria politica. Al contempo a breve avvieremo una nuova due diligence su tutti gli atti già varati”. Una riunione blindatissima, andata avanti quasi cinque ore, al termine della quale, dopo le 20, il sindaco di Virginia Raggi ha deciso di riferirne su Facebook. Un post al quale è poi seguito quello di Grillo che, via Twitter, ha ribadito la sua stima nel confronti del sindaco della Capitale scrivendo: “Roma va avanti con @virginiaraggi Sindaco del @Mov5Stelle. Mettiamo la barra a dritta e avanti tutta. Roma – scrive il leader pentastellato – va avanti con Virginia Raggi sindaco del MoVimento 5 Stelle. Sono stati fatti degli errori che Virginia ha riconosciuto: si è fidata delle persone più sbagliate del mondo. Da oggi si cambia marcia. Bisogna riparare agli errori fatti per fugare ogni dubbio. L’attività fatta da persone che si sono dimostrate inaffidabili sarà attentamente vagliata e opportunamente annullata o riesaminata da cima a fondo. Governare Roma è più difficile di governare il Paese. Lo sapevamo e non intendiamo sottrarci a questo compito assegnatoci dal popolo. E’ la nostra sfida più importante, ma anche quella più difficile e c’è bisogno del supporto di tutto il MoVimento 5 Stelle per vincere questa battaglia. Combatteremo con le unghie e con i denti – continua Grillo – perché Roma cambi, ma in un ambiente così corrotto e marcio dobbiamo aspettarci di tutto. A breve definiremo un codice etico che regola il comportamento degli eletti del MoVimento 5 Stelle in caso di procedimenti giudiziari. Ci stanno combattendo con tutte le armi comprese le denunce facili che comunque comportano atti dovuti come l’iscrizione nel registro degli indagati o gli avvisi di garanzia. Nessuno pensi di poterci fermare così. Mettiamo la barra a dritta e avanti tutta”. Tuttavia, lAdnkronos ha riferito di aver appreso da fonti vicino alla Raggi di alcuni suoi sfoghi dopo la dura riunione di maggioranza della notte: “Io non mi sento più parte del M5S, non mi ci riconosco più”. E’ nel corso di quel vertice infatti che la sindaca si sarebbe resa conto di avere con sé una parte esigua della maggioranza che oggi la sostiene. Dopo l’arresto del suo fedelissimo Raffaele Marra, la sindaca, secondo indiscrezioni, avrebbe anche cercato di ’testare’ gli umori dei consiglieri, di capire quanti sarebbero disposti ad andare avanti con lei anche nel caso in cui i destini della prima cittadina e quelli del la parola, facevamo già no con la testa”, raccontano.