“Dobbiamo spingere per avere ciò di cui abbiamo bisogno in futuro e gli Stati non possono nasconderlo né ignorarlo. Non devono ascoltare me prima di altri. Io sono solo un’attivista climatica, una piccola parte di un movimento grande..”.
In linea con il suo credo ‘viaggia ad emissioni zero’ e dunque, per raggiungere Madrid, si è fatta una notte di treno da Lisbona. Ma l’appuntamento di oggi pomeriggio con la marcia legata allo sciopero globale sul clima (Friday For Future), era due volte irrinunciabile anche perché, a poca distanza da dove sta parlando, è in scena la Conferenza mondiale Onu sui cambiamenti climatici, ed è proprio ai protagonisti del ‘Cop 25’ che Greta Thunberg si è rivolta prendendo la parla davanti ai giornalisti di mezzo mondo, corsi ad ascoltarla (anche se lei esorta a fare domande anche ai suoi colleghi attivisti).
“Scioperiamo da un anno ma non è successo nulla”
Tuttavia la sedicenne svedese, come ormai da costume, non ci mette molto ad entrare nel vivo della questione e scaglia subito la freccia avvelenata: “Stiamo scioperando da un anno ma non è successo ancora nulla. Si sta ignorando la crisi climatica e finora non c’è una soluzione sostenibile. Non possiamo continuare così, vogliamo azione e subito perché la gente sta soffrendo e morendo per questa emergenza climatica, non possiamo aspettare ancora“.
Quindi, dopo aver risposto ad altre domande, in procinto di unirsi alla marcia, Greta si dichiara comunque speranzosa: “Credo e spero sinceramente che dalla Cop25 venga fuori qualcosa di concreto, e più consapevolezza collettiva, in modo che tutti si accorgano dell’urgenza del problema del cambiamento climatico“.
Una speranza che tutti noi condividiamo e che speriamo questo ‘Cop 25’ risca a capire…
Max