La giovanissima ambientalista svedese Greta Thunberg in Senato ha parlato delle speranze che si incontrano nelle piazze dove si accendono gli auspici di una miglior salvaguardia climatica e ambientale. “Parlo a nome delle future generazioni: nel 2030 avrò 26 anni e mi dicono che quella sarà un’età meravigliosa perché avrò la vita davanti a me, ma non sono così sicura di questo. Le persone come me hanno avuto tutto quello che potevano immaginare ma forse alla fine non avremo nulla, perché il nostro futuro ci è stato scippato., ha detto con grande determinazione la sedicenne svedese diventata il simbolo del vasto movimento ambientalista di cui si è fatta promotrice fin dagli albori.
Greta al Senato: in piazza le speranze nel futuro. Ci avete mentito, ha detto la giovane attivista
Ci avete mentito, ci avete dato delle speranze false, ci avete detto che il futuro era una cosa alla quale potevamo guardare, ed è così ma solo per ora”: queste le parole con cui la giovane Greta Thunberg si è espressa al Senato italiano. Che ha chiarito gli estremi e la serietà delle iniziative di piazza. “Siamo scesi in piazza non per farci i selfie ma perché vogliamo che agiate, che prendiate delle misure. Manifestiamo perché vogliamo rimpossessarci dei nostri sogni e speranze“. Da tempo Greta Thunberg, è lemblema vivente della sfida ai cambiamenti climatici: il suo passaggio al Senato ad un incontro sul clima sembra aver smosso parecchie coscienze. “Nulla viene fatto per fermare o rallentare la distruzione del clima malgrado le promesse e le parole”. Daltronde per Greta il riscaldamento climatico in atto è “la più grande crisi dell’umanità“, e pure “la più semplice e la più difficile che abbiamo dovuto affrontare. La più semplice perché sappiamo cosa dobbiamo fare, la più difficile per gli aspetti economici legati al bruciare idrocarburi”