“Come ho detto già la scorsa settimana: controlliamo i dati, vediamo la prevalenza di queste varianti in Italia, ma la mia opinione è che dobbiamo valutare attentamente, perché dovrà essere fatto, il cambiamento del Green pass con le due dosi“.
Dunque, riguardo al ‘Green pass’, “Per ora rimane così” ha tenuto ribadire il sottosegretario alla Salute intervenendo su Sky Tg24.
Sileri ha infatti spiegato che, ”Se sappiamo che con una dose sei abbastanza coperto, ma non sufficientemente coperto allora è chiaro che se il virus si è in qualche maniera adattato e modificato al punto da ingannarci noi dobbiamo difenderci: se lui cambia strategia, noi dobbiamo cambiare strategia”.
Certo, vista la situazione, rimarca giustamente il sottosegretario, non dovremmo assistere a differenze tra i Paesi Ue sul Green Pass, motivo per cui esorta l’Europa ad alzare “un po’ più la voce per tentare di uniformare un po’ tutto. L’Europa – prosegue Sileri – dovrebbe in qualche maniera avere un unico filo conduttore, perché altrimenti rischiamo di avere troppe diversità. E di diversità ne abbiamo già avute parecchie in questi mesi. a partire dai vaccini e quant’altro. Il Green certificate è un modo per unire definitivamente l’Europa, ma soprattutto all’inizio problemi ci stanno anche perché ci sono Paesi che stanno ancora indietro su questa certificazione”.
Max