“Spero che con il 2021 si chiuda anche la necessità del green pass: anno nuovo, vita nuova. Spero che i sacrifici richiesti con l’anno nuovo possano essere archiviati”. Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, nel corso di un punto stampa a Milano. “Se il 90% degli italiani si vaccina non c’è più la necessità di porre limiti. La speranza è che con il primo gennaio ci sia la libertà di andare a lavorare senza restrizioni o certificati”, ha aggiunto.
Salvini ha quindi espresso “assoluta e totale solidarietà” al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, per le minacce ricevute in una chat di no green pass. “Non esiste colore politico quando ci sono minacce e violenze, ha tutto il mio affetto e la mia solidarietà”, ha spiegato. In vista delle manifestazioni di domani pomeriggio “spero che non ci siano violenze domani né Roma né a Milano. Chiunque manifesta ha il diritto di farlo per qualunque idea, ma senza usare violenza. Poliziotti e carabinieri dovrebbero inseguite spacciatori e rapinatori non manifestanti”, ha concluso.
MANOVRA – “Siamo soddisfatti” della manovra approvata dal Consiglio dei Ministri, “perché abbiamo sventato il ritorno alla legge Fornero, che sarebbe stato un massacro dopo un anno e mezzo di Covid”, ha detto Salvini. “Garantiamo il diritto alla pensione a centinaia e migliaia di lavoratori, tanti che nel 2022 potrebbe fruire di Quota 100 e poi dal prossimo anno si potrà mettere mano ad una riforma delle pensioni che ha come obiettivo della Lega quota 41. E’ l’obiettivo della Lega con un governo di centrodestra”. Salvini si è detto poi “contento perché nella manovra si colpiscono i furbetti del Reddito di cittadinanza e si tagliano parecchi sprechi”. Il terzo punto della manovra è l’intervento sulle bollette e sul caro energia. Per Salvini “bisogna investire il taglio di tasse soprattutto in queste voci. Il mio lungo lavoro con il presidente Draghi ha portato a dei risultati positivi”.
OMOFOBIA – “Punire i violenti o i deficienti è una nostra priorità, ma il Ddl Zan era sbagliato. Sono state punite le arroganze di Letta e Di Maio”, ha detto il segretario della Lega dopo la bocciatura del Ddl Zan al Senato. “Letta mi ascolti, la Lega è pronta dalla settimana prossima a discutere in commissione Giustizia al Senato il disegno di legge che aumenta le pene per chi discrimina o aggredisce in base all’orientamento sessuale”, ha aggiunto.