(Adnkronos) – “Uno dei perni” della lotta al covid in Italia “oltre alla vaccinazione sono i green pass che ci consentono sostanzialmente di frequentare gli ambienti al chiuso in maniera sicura: chi è vicino a noi non è infetto e non può contagiarci”. Sono le parole di Walter Ricciardi, consulente scientifico del ministro della Salute, Roberto Speranza. In Italia è stato eliminato l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. A fine marzo, potrebbe essere rivista anche la regola che prevede di indossare la protezione al chiuso.
“Il ministro Speranza ha ribadito che la mascherina va portata” e usata “quando non si può garantire la sicurezza all’esterno. Nessuno mette in dubbio la necessità di usarla all’interno. Il virus circola ancora nel resto del mondo e in Italia. Stiamo andando incontro ad un miglioramento ma non dobbiamo abbandonare la cautela. Negli Stati Uniti hanno avuto 10mila morti negli ultimi 3 giorni, a Hong Kong gli ospedali sono pieni”.
“La vaccinazione rimane il presidio fondamentale, ci sono ancora oltre 5 milioni di vaccinati. Le persone più vulnerabili sono gli over 50 e l’obbligo vaccinale riguarda soprattutto loro”, afferma Ricciardi.
Capitolo green pass: il professor Franco Locatelli, coordinatore del Cts, ritiene che il certificato verde vada mantenuto fino a dopo l’estate. “Sono d’accordo con il professor Locatelli. Dobbiamo stare molto attenti, non dobbiamo rifare per la terza volta consecutiva l’errore commesso negli ultimi 2 anni: pensare che tutto sia finito, riaprire tutto e trovarci sistematicamente con un rialzo dell’epidemia, un autunno e un inverno problematico. Dobbiamo abituarci a questa nuova normalità, si è aggiunta questa malattia temibile che non è paragonabile ad un’influenza. Uno de perni per la gestione, oltre alla vaccinazione, sono i green pass che ci consentono sostanzialmente di frequentare gli ambienti al chiuso, i più rischiosi, in maniera sicura: chi è vicino a noi non è infetto e non può contagiarci”.