Il green pass francese è un esempio da seguire in Italia. L’uso allargato del documento per l’accesso a diverse attività, compreso trasporti e ristorazione, deciso dalla Francia “è un’ottima iniziativa che tutti i Paesi dovrebbero seguire” secondo Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene all’università Cattolica di Roma. Ricciardi, dice all’Adnkronos Salute, ha contribuito a questa iniziativa come membro del Comitato Scientifico del Santè Publique France.
In Francia è stato ha preso atto “delle evidenze scientifiche e della pericolosità della variante Delta, che hanno orientato verso la necessità di prendere queste decisioni, che sono molto sagge e tempestive. La nostra situazione, come Paese, è sovrapponibile ha quella francese. E se la Francia ci ha seguito sull’obbligo di vaccinazione degli operatori sanitari, ora e noi dovremmo prenderla ad esempio per quanto riguarda il green pass”, ha detto Ricciardi sottolineando che si tratta di “una cosa importante perché serve a evitare l’incremento dei casi e le conseguenze”.
“Il Green pass deve essere rilasciato dopo le due dosi di vaccino anti Covid”, ha aggiunto Riccardi, evidenziando che il rilascio già alla prima inoculazione “è una anomalia che deve essere corretta”.
“Il Green pass deve essere rilasciato, come in tutti gli altri Paesi europei, dopo il completamento del ciclo vaccinale, o dopo l’accertamento della guarigione da Covid naturale o dalla certezza assoluta della negatività – sostiene Ricciardi – E’ chiaro che, per quanto riguarda la vaccinazione, deve essere completata per poter avere la certificazione. Non basta la vaccinazione parziale”.