Da quando il governo ha di fatto sancito l’obbligatorietà del green pass per tutti i lavoratori, sia del settore pubblico che di quello privato, in Italia non passa giorno senza che vi siano polemiche e strascichi per questa ‘soluzione’, strettamente legata allo stato di emergenza.
Del resto la cronaca è abbastanza evidente: a migliaia in diverse città (e sabato si ‘riparte’ da Roma), hanno e continuano a manifestare il proprio dissenso nei confronti del certificato verde, conseguente alla vaccinazione.
Tuttavia, come vedremo, ad oggi in primo piano – anche in conseguenza delle piazze affollate – i protagonisti sono stati sempre i i ‘no Vax’, ma la situazione è esattamente così, a ‘senso unico’?
Non proprio, non sembrerebbe così, almeno stando a quanto rivelato da un apposito sondaggio appositamente condotto da Emg-Different/Adnkronos che, come vedremo, suscita più di qualche perplessità e ‘mal di pancia’.
Alla precisa domanda: ‘lei è favorevole o contrario al green pass obbligatorio per lavorare?’, è emerso che circa sette italiani su dieci sono invece favorevoli al Green pass obbligatorio sul lavoro.
Nello specifico della ricerca, estesa ad un campione di 1499 casi, il 67% degli intervistati si è espresso per il sì, il 30% si detto contrario mentre, il 3%, ha preferito non rispondere.
Nello specifico del sondaggio, c’è intanto da registrare ‘l’omogeneità di genere’, visto che tra i favorevoli, il 68% è composto da uomini ed il 66% da donne. Trend che si replica anche per quanto riguarda le classi di età, con il ‘Sì’, che accomuna sia il 65% della fascia 18-34 anni, ed il 66% di quella tra i 35-54 anni. Gli over 55 rappresentano il 67%.
Il discorso cambia però rispetto all’ubicazione geografica degli intervistati: in ordine numerico, i favorevoli al certificato verde per lavorare, primo è il Centro (73%), seguito dal Nordovest ed Est (67%), dal Sud (65%), e dalle Isole (60%).
Max