Come preannunciato da diversi giorni, oggi scatta la discutibile ‘obbligatorietà’ del certificato verde, o green pass.
Contemporaneamente, dalla struttura Commissariale all’emergenza, hanno reso noto che, sempre da oggi, in virtù di un accordo con il ministro della Salute, le farmacie, e le strutture sanitarie private, è stato raggiunto un accordo per cui i test antigenici ‘rapidi’ costeranno 8 euro agli over 18 anni, e 15 euro agli over 18.
Ma vediamo come, oppostamente al governo, sono state commentate queste due nuove ‘novità’ (imposizioni?).
Interessante in tal senso, il punto del senatore Gianluigi Paragone che, sia dal suo blog, non le manda certo a dire, ‘denunciando’ quelle che a suo avviso sono vere e proprie ‘storture’.
“Da oggi, 6 agosto, il Green pass diventa ufficialmente obbligatorio in tutta Italia. E cosa si è inventato il governo per far sì che questa sia a tutti gli effetti una vaccinazione obbligatoria? – si legge nel blog di paragone – Eliminare i test salivari, ad esempio, per penalizzare i più giovani e soprattutto i tamponi gratis, altra proposta del senatore Gianluigi Paragone. E lo hanno detto chiaro e tondo, senza giri di parole. Fanno sapere dalla cabina di regia: ‘Non ci saranno tamponi gratis, è stata una scelta precisa voluta dal Ministro Speranza perché non si vogliono creare strumenti che potrebbero diventare in maniera fissa un disincentivo alla vaccinazione’. Capito?”.
Quindi, giustamente, il senatore affronta il tema – sempre caldo – dei test, ancora oggi al centro di mille discussioni circa la loro reale affidabilità:
“A poco più di 24 ore dall’introduzione del Green Pass obbligatorio – si legge ancora su ‘Il Paragone’ – quali sono i test validi (e quelli non validi) per ottenere il Certificato Verde? Il riferimento è come sempre il sito istituzionale gestito dal Ministero della Salute, dove trova posto una sezione dedicata alle domande più frequenti sul tema. Li raccoglie Punto Informatico: ‘In breve, sono validi il test molecolare e il test antigenico rapido quando a eseguirlo sono operatori sanitari o personale addestrato, con il risultato trasmesso alla Piattaforma Nazionale per l’ottenimento del Green Pass’. Nel dettaglio? – domanda e si domanda paragone – ‘Test molecolare: permette di rilevare la presenza di materiale genetico (RNA) del virus. Questo tipo di test è effettuato su un campione di secrezioni respiratorie, generalmente un tampone naso-faringeo. Test antigenico rapido: effettuato tramite tamponi nasali, orofaringei o nasofaringei permette di evidenziare rapidamente (30-60 minuti) la presenza di componenti (antigeni) del virus. La durata della validità è quella nota ormai da tempo: 48 ore dal momento del prelievo’”.
E questa la ‘versione’ ufficiale ma, vista come dicevamo ad oggi la totale ‘evanescenza’ della riconosciuta validità dei test rapidi, Paragone tocca l’aspetto più caldo della questione: E i test non validi?
“Ad oggi – spiega ancora il senatore – non sono invece da ritenere validi gli autotest rapidi, i test salivari e i test sierologici. Questi non consentono di ottenere il Certificato Verde necessario a partire da venerdì 6 agosto per accedere a luoghi pubblici e attività come bar e ristoranti per il consumo al tavolo in un ambiente chiuso, spettacoli, eventi e competizioni sportive, musei e mostre, sagre, fiere e tutte le altre tipologie inserite nel decreto del 22 luglio”.
Insomma come sempre vige la più totale confusione ma, come chiude infine Paragone, chi è infine a rimetterci? E’ presto detto:
“Il governo, quindi, penalizza i più giovani eliminando i test salivari e decide di non mettere i tamponi gratis per far sì che i più poveri siano costretti a vaccinarsi. Siamo alla barbarie…”
Max