E’ bene specificare che, come riferito orgogliosamente dal ministro Bianchi in occasione della prima campanella, quando si annuncia che è ‘tutto a posto’ per ottemperare a quanto stabilito in merito alla ripresa dell’attività scolastica, ci si riferisce ad un modello ‘burocratico’, interno, non certo a una realtà fatta anche di genitori e differenti casi di ambiti familiari.
Così, per quanti ‘in regola’ rispetto ad una ‘regola facoltativa’ – eppure discriminante – le cose sono andate più o meno bene ma, come vedremo, per altri invece questa ‘partenza’ ha avuto risvolti davvero amari.
E’ il caso di un genitore di Caravaggio (Bg) il quale, per poter prendere i figlioletti di 3 e 5 anni all’uscita dell’Istituto comprensivo Mastri Caravaggini, ha dovuto addirittura minacciare di chiamare i carabinieri.
Come racconta infatti l’uomo a Roberta Lanzara, dell’AdnKronos, “Ho chiesto al bidello se poteva prendere i miei figli poiché non avendo il green pass non potevo entrare nell’edificio. Mi ha risposto che loro non erano autorizzati a condurre gli allievi dall’aula alla porta d’ingresso. Dunque i bambini restavano in classe”. A questo punto, prosegue l’uomo, “Ho minacciato di chiamare i carabinieri per allontanamento di minore e solo allora la preside chiamata da una collaboratrice ha autorizzato il personale ad accompagnarli all’uscita”.
Ovviamente, ‘ligia’ alle direttive, attraverso una circolare, stilata l’11 settembre, per quanti intenzionati ad accedere alla scuola (come disposto dal D.L. del 10 settembre 2021, n. 122), la dirigente scolastica ha debitamente ricordato ‘l’obbligo di esibizione del Green Pass’. Difatti il genitore ha commentato “Fin qui tutto bene. Non abbiamo obiettato”. Tuttavia, proprio il primo giorno di scuola, 13 settembre, nella classica chat scolastica “arriva un messaggio a caratteri maiuscoli della Dirigente, comunicato ai rappresentanti, in cui si legge: ‘Si comunica che nel rispetto della normativa vigente da domani 14-09-21 il genitore delegato potrà accedere all’interno della scuola fino alla porta della sezione solo ed esclusivamente esibendo al collaboratore scolastico il green pass. Qualora sprovvisti della certificazione verde non si potrà accedere all’interno dell’edificio scolastico e non si potrà chiedere ai collaboratori scolastici di accompagnare in sezione il proprio figli’”.
Dal canto suo, avvicinata da Serena Lazzara, la preside dell’istituto (signora Teresa Patrizia Paradiso), si rammarica affermando però che “La scuola non si mette a servizio di chi non ha il green pass. Le scelte altrui io non le valuto e non mi permetto di giudicare nessuno. Ma il genitore avrebbe dovuto organizzarsi come io sono tenuta ad applicare e far rispettare la norma prevista nel decreto 122 per la tutela della salute pubblica”. Detto questo la dirigente ha proseguito: “Mi dispiace per ciò che si è verificato ma non per avere applicato la norma. Il problema è sorto perché per l’infanzia i bambini vanno accompagnati in sezione per le norme di sicurezza e poi ripresi. Per evitare che si creino situazioni analoghe a quella di oggi, ho previsto già da domani un correttivo: ho stabilito l’istituto di delega di accompagnatori e qualora qualche sfortunato senza green pass non avesse nessuno a cui far riferimento, ho previsto un orario entro cui lasciare e riprendere i bambini”.
Come si legge nell’ultima circolare, spiega ancora: “Considerate le difficoltà riscontrate oggi per l’ingresso dei bambini nelle strutture scolastiche dell’Infanzia di questo Ic, il dirigente scolastico invita i genitori che non abbiano i requisiti di legge (Certificazione Verde) per accedere alle strutture ad organizzarsi per un sereno, fluido e sicuro ingresso dei loro figli a scuola. Potranno utilizzare l’istituto della delega o, in ultima analisi, accompagnare tassativamente alle ore 9.00 il proprio figlio che sarà accolto nell’occasione da un collaboratore scolastico all’uopo incaricato. Allo stesso modo la delega potrà essere usata anche per l’uscita, mentre l’orario di uscita , da rispettare tassativamente per i genitori che non possono accedere alla struttura, sarà indicato dai responsabili di plesso”.
Max