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Green pass, obbligo per lavoro pubblico e privato: senza, sospensione e niente stipendio. Tamponi gratuiti? ‘Poco attuabile’

Detto fatto, alla fine il governo – accelerando sui tempi – ha raggiunto l’obiettivo prefissato: il green pass diverrà dunque obbligatorio per tutti i lavoratori, sia quelli del pubblico, che quelli del privato.

Ma non solo, ‘graziate’ le temute sanzioni, così come adottato per la scuola, per i dipendenti od operai che si presenteranno sul posto di lavoro per 5 volte senza il green pass, scatterà la sospensione e, peggio, stop allo stipendio.

Green pass: domani la cabina di regia e poi il Cdm per fissare le nuove regole da seguire…

Questa – la più eclatante – ed altre misure ancora, compariranno domani mattina alle 10.30, sul tavolo della cabina di regia che vedrà al lavoro il premier Draghi ed i capo-delegazione delle forze di maggioranza anche perché, come annunciato, alle 16.30 andrà poi in scena l’atteso Cdm, per lo più incentrato sulla contestata estensione del passaporto vaccinale.

I sindacati delusi dagli esiti dell’incontro con Draghi: bocciata quasi  ogni loro proposta

Notizie trapelate all’uscita dell’incontro tenutosi a Palazzo Chigi fra il Capo del governo ed i rappresentati della ‘Triplice’. Un incontro evidentemente molto deludente, oltre che per quanto emerso, soprattutto per quanto non ottenuto dai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. Evidentemente Landini, Bombardieri e Colombini non si aspettavano ‘una spinta’ del genere dal governo tanto è che, da giorni avrebbero visto meglio decretare una volta per tutte l’obbligatorietà del green pass, così da poter poi mettere in atto anche ‘soluzioni’ alternative’ come il ricorso ai tamponi, purché a carico dello Stato.

I sindacati: “Sulla soluzione dei test, sono allineati alle tre sigle anche la Lega e Fdi”

Ma niente da fare, altro che obbligatorietà, hanno rivelato sconsolati i tre sindacalisti, “ci hanno detto che sarebbe difficile attuare i controlli – spiega Landini – ma così scaricano tutto sul mondo del lavoro“. Quindi l’illusione per i tamponi gratuiti che, fatto ‘epocale’, vedeva unito un fronte formato da sindacati, Lega e Fratelli d’Italia. Così la ‘Triplice’ ha finito per impattare contro un muro ancora più coriaceo, composto da Draghi, Speranza, Brunetta ed Orlando.

I sindacati: “Il governo non ha accettato nemmeno l’ipotesi di una sorta di regime transitorio”

Ciò che poi a deludere maggiormente deluso Landini & C., il due picche che il governo ha mollato anche al loro ‘piano B’: un ‘regime transitorio’ ma, aggiunge Landini, “Su questo non abbiamo avuto risposte”. Anche Bombardieri ha da raccontare: ”Sulle sanzioni abbiamo chiesto che non sia possibile licenziare i lavoratori e su questo ci hanno dato garanzia. L’unica cosa che sono riusciti a portare a casa – ma deve essere confermato da ‘nero su bianco’ – lo spettro delle multe e, peggio, il licenziamento.

I sindacati: “Domani si parlerà della gratuità dei tamponi, soprattuto per i lavoratori non vaccinabili”

Resta anche la proposta sui tamponi gratuiti, che l’esecutivo non sembra aver apprezzato. Tuttavia è stato riferito che sarà uno dei tanti quesiti che saranno emanati nella cabina di regia di domani. Giustamente, hanno quindi concluso Cgil, Cisl e Uil, i costi dei tamponi non si possono mettere a carico dei lavoratori o delle imprese. Infine, cosa non da poco, va anche considerata la condizione di moltissimo lavoratori i quali, per certificati motivi di salute, sono impossibilitati a vaccinarsi.

Max