Nelle farmacie dell’Italia del Green pass obbligatorio sul lavoro “i dati sono evidenti: siamo passati dai 300mila tamponi del 13 ottobre ai 600mila del 14 e il dato di ieri”, il G-Day, “lo sto recuperando in queste ore. Sicuramente ci saranno delle code, sicuramente ci sarà un po’ d’attesa, sicuramente ci sarà qualche disagio, ma altrettanto sicuramente il sistema sta tenendo in maniera molto importante”. Lo dichiara all’Adnkronos Salute Andrea Mandelli, presidente della Federazione Ordini dei farmacisti italiani (Fofi). “Ancora una volta – ci tiene a sottolineare – il lavoro che stiamo facendo dimostra come le farmacie siano il vero presidio di prossimità del Paese”.
“Se dicessi che in questi giorni stiamo con le mani in mano dalla mattina alla sera, direi una bugia”, sorride Mandelli. Ricordando tuttavia che, al di là dell”assalto da certificato verde’, “noi una risposta la diamo tutti i giorni: io stesso domenica ero di turno”. Anche di fronte a questo boom di richieste di test, “i farmacisti si sono organizzati. Come d’altronde, e bisogna darcene atto, hanno fatto in questi 18 mesi di pandemia: quando mancavano i gel per le mani a inizio emergenza abbiamo dato la formulazione per farli a prezzi calmierati, perché non so se ci si ricorda i prezzi folli che avevano – evidenzia il numero uno della Fofi – Poi c’è stato il problema delle mascherine” introvabili, “e abbiamo lavorato per superarlo; poi c’è stato da tramutare in ricette i numeri che i medici trasmettevano sui telefonini dei pazienti, e lo abbiamo fatto; poi abbiamo somministrato i vaccini anti-Covid, dando una mano enorme alla campagna di immunizzazione perché il rapporto che noi abbiamo è soprattutto con le persone magari dubbiose, che in farmacia trovano un ambiente vicino, una relazione di amicizia e confidenza, un luogo dove non sei numero, bensì persona”.
“Abbiamo sempre fatto la nostra parte – ripete Mandelli – e la facciamo anche per i tamponi. Li abbiamo eseguiti all’inizio quando c’era difficoltà a farli, aiutando il Paese. Adesso ci chiedono di farne di più e noi, con la solita affidabilità, serietà e sicurezza, stiamo dando una risposta”.
L’effetto Green pass sulle prime dosi di vaccino Covid-19 c’è, continua e continuerà secondo il presidente della Federazione Ordini dei farmacisti italiani. Il boom della domanda di tamponi da parte dei non immunizzati che devono comunque esibire il certificato verde per lavorare, secondo il numero uno della Fofi, potrebbe non durare tanto a lungo. Proprio perché le vaccinazioni cresceranno e la ‘spinta’ dell’obbligo di pass sembra funzionare.
“I dati che abbiamo visto anche ieri sulle prime dosi parlano di un aumento importante – sottolinea Mandelli all’Adnkronos Salute – Se noi andiamo a 100mila prime dosi al giorno, in 7 giorni arriveremo quasi a 1 milione di persone” che non avranno più bisogno di tampone per esibire il ‘passaporto’. “Io penso che, se la gente va a vaccinarsi”, la pressione sulle farmacie per i test “non sarà drammatica. Se riusciamo a ottenere il 90% di copertura vaccinale – è convinto – si potrà anche ragionare in maniera differente”.