Home ATTUALITÀ Green pass Italia obbligatorio, dove serve: regole scuola e Rsa

    Green pass Italia obbligatorio, dove serve: regole scuola e Rsa

    Green pass obbligatorio in misura più estesa in Italia secondo il nuovo decreto approvato dal governo. In attesa di news relative al mondo del lavoro, pubblico e privato, la platea che deve esibire il certificato verde – riservato a chi è vaccinato, chi è guarito dal covid o a soggetti negativi a tampone realizzato entro le 48 precedenti – si allarga. Dove è obbligatorio il green pass? Chi deve esibirlo? 

    Il decreto varato prevede che fino al 31 dicembre “chiunque accede a tutte le strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative (…) deve possedere ed è tenuto ad esibire la certificazione verde COVID-19. La disposizione di cui al primo periodo non si applica ai bambini, agli alunni e agli studenti nonché ai frequentanti i sistemi regionali di formazione, ad eccezione di coloro che prendono parte ai percorsi formativi degli Istituti tecnici superiori”. Il provvedimento, quindi, riguarda anche i genitori degli studenti che entrano nell’istituto. 

    Chiunque accede alle strutture del sistema nazionale universitario deve possedere ed è tenuto ad esibire la certificazione verde Covid-19. I responsabili delle Università e delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica sono tenuti a verificare il rispetto delle prescrizioni. Le verifiche sono svolte a campione con le modalità individuate dalle Università. Nel caso in cui l’accesso alle strutture sia motivato da ragioni di servizio o di lavoro, la verifica sul rispetto delle prescrizioni deve essere effettuata anche dai rispettivi datori di lavoro.
     

    Il decreto, in relazione alle Rsa, non prevede la semplice estensione del Green pass, ma l’obbligo vaccinale dal 10 ottobre per il personale, anche esterno, che opera, a qualsiasi titolo, nelle strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie e hospice (RSA, strutture per anziani, ecc.). 

     

    Il decreto appena approvato dal Cdm integra provvedimenti già adottati. Il green pass, come è noto, è già indispensabile per accedere ai ristoranti al chiuso, agli spettacoli aperti al pubblico e agli eventi sportivi. Stesso discorso per musei e mostre, parchi tematici, parchi divertimento, sale gioco e sale scommesse, casinò e bingo. E’ necessario il certificato verde per entrare in piscine, palestre, impianti dove si svolgono sport di squadra al chiuso, centri benessere. Ingresso condizionato al possesso del green pass anche in sagre, fiere, congressi e convegni. 

    Dal primo settembre, obbligo di green pass per viaggiare sui treni a lunga percorrenza, navi e aerei. In particolare, le regole riguardano treni ad Alta Velocità e Intercity: la verifica compete al controllore, in caso di inadempienza il passeggero primo di certificato deve scendere alla prima stazione successiva al controllo. Capitolo autobus: il green pass è necessario per viaggiare su bus che collegano regioni diverse, su quelli che effettuano tratte turistiche più lunghe e su quelli per servizi di noleggio con conducente. L’obbligo non si applica sugli autobus urbani, così come il green pass non è necessario per viaggiare in metropolitana. 

    Dal proprio sito, nella sezione delle Faq, il governo chiarisce che “per la consumazione al tavolo al chiuso i lavoratori possono accedere nella mensa aziendale o nei locali adibiti alla somministrazione di servizi di ristorazione ai dipendenti, solo se muniti di certificazione verde Covid-19 analogamente a quanto avviene nei ristoranti”.