L’Italia, senza inseguire “modelli stranieri”, sarà in grado di trovare una “via italiana” all’utilizzo “ampio” del Green Pass, per “incentivare le vaccinazioni” contro la Covid-19. Lo dice la ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini, arrivata poco fa nella sede del Parlamento Europeo, a Bruxelles, per una serie di incontri istituzionali.
“In Italia – afferma Gelmini – abbiamo raggiunto un risultato molto importante: stiamo confermando le 500mila vaccinazioni al giorno, anzi le abbiamo tendenzialmente superate. Ma sicuramente la variante Delta ci preoccupa. Credo che si debba trovare una via italiana all’utilizzo ampio del Green Pass”. Facciamo come la Francia? “Non inseguiamo modelli stranieri – risponde Gelmini – ma certamente il governo valuterà di estendere l’utilizzo del Green Pass ad altri servizi nella logica di incentivare le vaccinazioni”.
“D’altronde – prosegue Gelmini – stiamo risolvendo l’emergenza sanitaria, ma rimane un’emergenza economica molto forte. L’Italia non deve più chiudere: dobbiamo proseguire con il mantenimento delle riaperture, che sono il frutto di un grande lavoro. E quindi sicuramente il governo dovrà valutare l’utilizzo del Green Pass: sicuramente il governo Draghi e l’Italia saranno in grado di trovare una via italiana”. Per quanto riguarda la diffusione della variante Delta, identificata per la prima volta in India, “il governo – spiega Gelmini – sta monitorando con grande attenzione l’aumento dei contagi. L’aspetto positivo è che di fronte ad un aumento dei contagi non c’è un aumento delle ospedalizzazioni. Il vaccino si conferma un’arma vincente, molto forte nei confronti di questo virus. Ecco perché dobbiamo correre e vaccinare il più possibile”.
“Mi auguro – aggiunge – che a breve quelle 200mila persone nell’ambito della scuola, degli insegnanti, che ancora non si sono vaccinate possano farlo. Credo che si debba correre anche per quei 2,5 mln di ultrasessantenni che ancora non si sono vaccinati: non dobbiamo più tornare a chiudere questo Paese. Per evitare ulteriori chiusure, sappiamo che i danni che questo virus fa sono enormi, anche sul piano economico e sociale. La scienza ci ha dato un vantaggio, il vaccino, e dobbiamo utilizzarlo il più possibile. Dobbiamo avere fiducia nella scienza”, conclude.