“Io ritengo che il green pass, ovunque venga applicato, sia una garanzia nel poter stare più tranquilli in luoghi dove ci sono manifestazioni sportive, spettacoli, e via dicendo. Ma andrebbe fatta molta più chiarezza generale nella comunicazione, che ancora manca e genera moltissima confusione nelle persone, spiegando che chi è vaccinato non è immune”. Gian Marco Tognazzi commenta così, conversando con l’Adnkronos, l’ipotesi di un green pass obbligatorio al vaglio del governo, che potrebbe riguardare una serie di attività sociali tra le quali l’accesso alle sale cinematografiche.
“Chiariamo che il green pass è una sicurezza, non una limitazione, ma ha le sue variabili e questo bisogna spiegarlo bene, la comunicazione è addirittura più importante del provvedimento stesso che viene adottato, è fondamentale -spiega l’attore- Se la gente continua a credere che essere vaccinato significhi essere immune o trasmettere il virus in maniera blanda, questo è un grosso problema che va spiegato bene, per non generare confusione”.
Il green pass inoltre, secondo l’attore romano, “va benissimo ovunque possa essere utile ma non deve più limitarsi ad alcuni settori, come era accaduto nella seconda ondata dove le restrizioni erano rimaste solo in alcuni ambiti, come per esempio proprio le sale cinematografiche. Perché così, a livello comunicativo, crei il sospetto che quelli siano i luoghi di contagio, e stai dando un’informazione sbagliata”, conclude.