Green pass, scuola e nuove regole in vigore da domani 1 settembre. Il ministero dell’Istruzione ha inviato una circolare al personale scolastico definita dal segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, una “certificazione di impotenza”: “La nota tratta del come i dirigenti scolastici dovrebbero verificare la certificazione verde COVID-19. Il punto è che alla vigilia dell’apertura ufficiale dell’anno scolastico, non sapendo ancora dare indicazioni gestionali sull’utilizzo del green passa a scuola, si limita a dare informazioni e suggerimenti”, sottolinea.
“Il problema è spostato in capo alle scuole che – aggiunge Turi – stanno facendo a gara per trovare procedure che limitino le responsabilità e diano una parvenza di gestione organica. La circolare è una sorta di autocertificazione di impotenza, un coacervo di contraddizioni normative. Ora bisogna uscire dal pantano in cui è stata messa la scuola. Il meccanismo standard del green pass non è adatto alla scuola, non ci sono avventori, non è una pizzeria, né un teatro, né una rete di trasporti”. “Ci vuole rispetto e certezza dei diritti invece – osserva – assistiamo alla cocciuta contrapposizione ideologica voluta da alcuni settori politici, e anche sindacali, che bocciando ostinatamente, con una capriola politica il protocollo d’intesa, dovranno assumere le rispettive responsabilità”. “L’utilizzo – invece – dei tamponi genici, magari a basso costo come quelli salivari, con oneri a carico delle scuole (che hanno le risorse per farlo) non avrebbe risolto interamente il problema, ma almeno avrebbe avviato l’anno scolastico. Ora attendiamo di conoscere le misure del Dpcm – aggiunge Turi – perché l’attuale quadro normativo è inapplicabile, ingestibile. La buona volontà delle scuole (e delle persone) è la speranza del ministero per il riavvio del nuovo anno scolastico mentre servono scelte e soluzioni e non consigli”.