“Il tema del Green pass ha varie connotazioni. Quello che noi come componente tecnico-scientifica possiamo dire è che avere la più ampia fascia possibile di popolazione vaccinata con due dosi è il passepartout per poter controllare meglio la circolazione” del virus “e per poter guadagnare ulteriori spazi di libertà”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale Covid della Cabina di regia, rispondendo a una domanda sul Green pass.
“E’ la scommessa che abbiamo e possiamo vincerla – ha aggiunto – perché abbiamo le dosi. Si tratta di fare tutti una scelta consapevole, individuale, ma anche di salute pubblica. Come raggiungere l’obiettivo” è un discorso diverso “e credo qui sia fondamentale poi il parere anche della politica, laddove le modalità possono essere diversificate e vada tenuto conto delle sensibilità e degli aspetti culturali e sociali in cui viviamo. Importante è raggiungere l’obiettivo. Questo è un dibattito su cui credo ci debba essere uno sforzo comune”.
Un aspetto su cui conviene anche il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza: “Anch’io credo che sia la politica a dover prendere certe decisioni. Da epidemiologo farei di tutto per bloccare il rischio. Ma è chiaro che ci sono le esigenze dei singoli e dell’economia. E alla fine devono essere fatte delle scelte equilibrate. Si parla di rischio accettabile, calcolato. Sta alla politica fare le sue scelte”, ha concluso.