“E’ una scelta: o ti vaccini o ti tamponi. Se vivi assieme agli altri devi dare il segno che non hai contratto il virus. Non è violenza”. Così il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ai microfoni di Radio24 parlando del Green pass obbligatorio. Il dubbio sulla vaccinazione “è sacrosanto, l’incertezza è sacrosanta. Ma poi si guardano i dati e nessuno muore più se si vaccina, nessun va in terapia se si vaccina. E’ la realtà, perché fare questioni di lana caprina quando stiamo uscendo dalla crisi e stiamo crescendo del 6%?”, ha sottolineato. Quindi “ti vaccini gratuitamente o ti tamponi spendendo, come si dice, gli euri. Non mi pare un gran violenza, mi pare il minimo sindacale”, ha detto ancora il ministro.
“In queste ore la Francia esulta perché è uscita dall’emergenza. Perché Macron, mesi fa, ha introdotto universalmente il Green pass e sono a 50 milioni di dosi. Noi ci stiamo arrivando. Potremo esultare anche noi, stiamo arrivando verso i 50 milioni. Questa è sicurezza, economia, ciascuno torna a fare il proprio lavoro con una certa sicurezza”, ha affermato poi Brunetta spiegando come “tutto questo perché abbiamo fatto piccoli sacrifici in termini di comportamenti, ma abbiamo fatto una grande scelta di libertà vaccinandoci”.
Per la verifica del Green pass in azienda “i sistemi di timbratura o i tornelli nelle imprese hanno già tutti il dispositivo di lettura” anche per la Certificazione verde. “Persino la scuola ha tutto questo, non solo la Fiat, Leonardo o l’Enel”, ha aggiunto. “La scuola è ripartita splendidamente – ha quindi ricordato – ha tutti i sistemi di controllo del Green pass. La scuola è stata il nostro fiore all’occhiello, tutto il resto della Pa sarà all’altezza della scuola”.