“Io sono vaccinato e sono favorevole al green pass per l’accesso agli eventi, ai concerti. Ma per tornare al posto di lavoro non serve, bastano già tutti quei protocolli di sicurezza usati finora e frutto dell’accordo tra governo e parti sociali dello scorso aprile, protocollo firmato quando i vaccini c’erano già, ricordiamolo”. A sottolinearlo è il segretario generale della Uil PierPaolo Bombardieri in un’intervista al Corriere della Sera.
Ma qualche datore di lavoro si sta già muovendo per conto suo, lasciando a casa chi non ha la certificazione… “Sono comportamenti al limite: se non posso entrare a lavorare, allora – rimarca Bombardieri – mi paghi il tampone. Ma io penso che su questo sia il Parlamento a dover intervenire, è la politica che deve assumersi le proprie responsabilità, non scaricandola sulle parti sociali”. Sul green pass nelle mense aziendali, è “assurdo. Nelle mense aziendali i protocolli di sicurezza sono già molto rigidi, non è come un ristorante, c’è una turnazione e i lavoratori mangiano da soli”, puntualizza Bombardieri.
Sul fronte degli infortuni sul lavoro, dopo la morte ieri dell’operaio pugliese Alessandro Rosciano. “In 8 mesi, siamo quasi a 600 morti. Ma queste non sono morti bianche, sono – denuncia il numero uno della Uil – morti rosse, c’è una responsabilità precisa. Nel 2020 ci sono state 10mila ispezioni con 8mila sanzioni: le aziende sono 4 milioni. Noi abbiamo lanciato la campagna”Zero morti sul lavoro”: chiediamo più ispettori e più controlli e regole per punire chi non rispetta la sicurezza dei lavoratori. Anche qui serve che la politica si assuma le sue responsabilità”.