“Prova superata dalle aziende che erogano il servizio di lavanderia industriale e sterilizzazione dello strumentario chirurgico”. A rilevarlo é stato Matteo Nevi, segretario generale di Assosistema Confindustria, intervenuto oggi a Radio Rai. “Ad oggi, dall’obbligo del Green pass, non abbiamo ricevuto segnali di allerta utili a mettere in discussione l’erogazione del servizio alle strutture sanitarie” – ha commentato Nevi a ‘Sportello Italia’ – che, ricordo, rientra tra i servizi di pubblica utilità che devono comunque essere garantiti alla collettività”. “Quello che abbiamo sicuramente rilevato – ha continuato Nevi – è stato un comportamento diligente da parte dei 20mila lavoratori del settore”.
“In alcune realtà -ha proseguito- è stato rilevato un incremento delle assenze per malattia, ma la notizia positiva è che a partire dallo scorso 13 ottobre abbiamo riscontrato anche un aumento di vaccinati con prima dose, segnale questo di una chiara volontà non solo ai fini dell’adempimento ad un obbligo ma anche di una chiara scelta sociale di contribuire alla limitazione della diffusione del virus”. Nevi ha ricordato “comunque che per i lavoratori del settore delle lavanderie industriali e centrali di sterilizzazione che operano nelle strutture ospedaliere comprese le Rsa vige l’obbligo del vaccino, non solo del green pass già dal 10 ottobre. Purtroppo ad oggi manca ancora il decreto congiunto tra Ministero della Salute e Garante della privacy che possa definire in maniera chiara le modalità con cui le aziende possono richiedere l’obbligo vaccinale”.
“Questo non fa altro che rallentare la macchina organizzativa delle aziende che devono da sole definire modalità di controllo nella speranza che siano in linea con il futuro Decreto” ha sottolineato. “Ancora una volta – ha concluso – abbiamo dimostrato al Governo che il nostro settore è pronto ad organizzarsi anche in tempi brevi, lo abbiamo già fatto nel picco del periodo pandemico e lo stiamo facendo anche ora garantendo la continuità del servizio sanitario e assistenziale. Tutto ciò anche attraverso un sistema di gestione del personale e relazioni industriali che ha permesso alla macchina sanitaria di non risentire nè del virus nè degli adempimenti sul Green Pass”.