Cinque giorni per confrontarsi e cercare risposte sul tema dello sviluppo sostenibile, a partire dalla situazione di una metropoli come Roma. È “Isola della sostenibilità”, primo evento nella Capitale interamente dedicato al tema della compatibilità tra attività economiche e dimensione etica e ambientale, in programma da mercoledì 10 a venerdì 12 settembre sull’Isola Tiberina. Quattro le macroaree in cui si snoda il programma: “Ambiente, energia, efficientamento”, “Città sostenibili e mobilità”, “Food”, “Sport e Lifestyle”, che animeranno i vari eventi, presentati in conferenza stampa stamattina nella sede dell’Associazione Civita. Ad aprire le tre giornate i “Green Workshop” pomeridiani, dedicati a riqualificazione edilizia, rifiuti, agricoltura biologica, mobilità e turismo sostenibili e biocosmesi. In serata spazio invece a media e sostenibilità, con il docufilm “Green Generation”, prodotto da Rai Cinema e Maiora Film (mercoledì), alle tavole rotonde su Expo 2015 come opportunità per Regione Lazio e Roma Capitale e sulle idee e gli strumenti per massimizzare il sistema produttivo laziale in chiave green (giovedì), per concludere con l’attenzione al ruolo dello sport come miglior alleato della salute (venerdì). Arricchiscono il programma, lungo le tre serate, concerti della Banda della Polizia locale e di swing, sfilate di moda e spettacoli. Patrocinata da un nutrito pool istituzionale, tra cui Commissione Europea, Ministero delle Politiche agricole, Ministero dell’Ambiente, Regione Lazio, Roma Capitale, Enea, Università La Sapienza, nonché enti pubblici e privati, enti no profit e imprese, la rassegna avrà come media partner Tele Ambiente. “Isola della sostenibilità”, ha sottolineato il presidente della commissione Ambiente di Roma Capitale Athos De Luca, “ricorda che l’impegno di cambiare il mondo e gli stili di vita riguarda sì chi ha ormai le sue abitudini, ma soprattutto le nuove generazioni. Ci vuole – ha affermato – un cambiamento culturale anche nella nostra classe dirigente, che spesso fa cose vecchie e superate in materia”. Di fronte alle misure da adottare, spiega, “capisco le proteste, ma se non si prendono provvedimenti impopolari non cambieremo mai. Anzi, bisogna difenderli quando la maggioranza dei rappresentanti eletti dal popolo continua a votare come si faceva nel passato. Questo è trasversale prescinde anche dai partiti, ci sono corporazioni così forti, con le quali bisogna battagliare per cambiare, anche partendo dalle piccole cose”. Per il presidente del Municipio I Sabrina Alfonsi è arrivato il momento per l’economia sostenibile di “passare da una pratica di nicchia a una popolare.