(Adnkronos) –
Puntare su un’informazione attendibile e solida “contro le tante notizie non corrette che i pazienti con artrite reumatoide trovano sui social media. Oggi l’informazione in ambito sanitario è spesso fuorviante e di difficile comprensione per chi è affetto da una patologia. Con la diffusione dei social l’incremento delle fake news è stato esponenziale. Ecco, con questo nostro impegno noi vogliamo continuare a collaborare con pazienti e comunità scientifica per migliorare la conoscenza nel mondo della salute”. Così Fabrizio Greco, Amministratore delegato di AbbVie, interviene sulla campagna di sensibilizzazione “pARla più forte della tua AR”, promossa dall’azienda con il patrocinio dell’Associazione nazionale malati reumatici (Anmar) e dell’Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche e rare (Apmarr) con l’obiettivo di promuovere la collaborazione e il dialogo tra il paziente e lo specialista reumatologo.
“Per AbbVie, lavorare con i pazienti e la comunità scientifica è una priorità – sostiene Greco -. Conoscere il vissuto delle persone con patologie croniche ci consente di intercettare i bisogni reali e mettere in campo tutta la nostra esperienza per fornire loro le terapie più innovative. E ciò è possibile grazie alla collaborazione con la comunità scientifica. In Italia, sono circa 400 i centri coinvolti in 78 studi clinici in aree terapeutiche, tra cui l’immunologia, l’oncologia, le neuroscienze, ovvero dove i bisogni dei pazienti sono più marcati”.
Il progetto “pARla più forte della tua AR” si compone di un sito web, una campagna social e diverse iniziative di sensibilizzazione rivolte al medico. Su www.missioneremissione.it è possibile trovare una miniera di informazioni sull’artrite reumatoide e consigli utili sulla sua gestione quotidiana, oltre a un questionario e una guida scaricabile che supportano il paziente nel suo dialogo con il reumatologo.
“Noi abbiamo un ruolo nello sviluppo delle terapie poi però è fondamentale che il paziente e il medico si scambino le informazioni necessarie per poter individuare le migliori soluzioni – prosegue l’Ad di AbbVie -. Quindi noi stiamo cercando di creare un contesto affinché il paziente si senta informato e in grado di conoscere fino in fondo tutte quelle che sono le sue possibilità. In particolare, nell’artrite reumatoide l’obiettivo è quello della remissione clinica. Più il paziente riesce dialogare con il proprio reumatologo e più è facile per il medico trovare la soluzione adatta ad ogni singolo paziente”.
Infine, sugli attuali trattamenti per l’artrite reumatoide: “Attualmente abbiamo la possibilità di consentire a molte persone di raggiungere la remissione clinica”. Va detto che si tratta di “una patologia per cui non c’è ancora una cura ma riuscendo ad arrivare alla remissione si può consentire al paziente di avere un’ottima qualità di vita e di rallentare se non addirittura fermare il processo infiammatorio che blocca le articolazioni dei pazienti. Quindi noi continueremo a ricercare soluzioni ma ad oggi abbiamo già un ottimo trattamento per migliorare la qualità di vita dei pazienti” conclude.