GRECIA, TSIPRAS: ’A UN CATTIVO ACCORDO PRONTI AL NO’

     

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    Prosegue il botta e risposta fra le istituzioni europee ed internazionali e la Grecia. “È comprensibile che gli Stati siano nervosi, il programma scade tra poco e circolano scenari poco favorevoli”, afferma Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione Ue e responsabile per l’euro che non nasconde una certa preoccupazione sull’andamento delle trattative.  “I greci – aggiunge – devono dire quello che vogliono, non solo quello che non vogliono”. Sull’infinito negoziato con Atene è tornato anche il commissario Ue per gli Affari Economici e Monetari, Pierre Moscovici: “E’ assolutamente falso dire che la Commissione voglia imporre misure di austerità. Juncker ha personalmente proposta a Tsipras” misure per alleviare il peso sui cittadini “ma attendiamo ancora risposte”.  Ma Atene fa sapere di non volere un’intesa al ribasso. Siamo pronti a dare un “grande no” a un cattivo accordo, ha affermato Alexis Tsipras, al termine di un incontro con il cancelliere austriaco Werner Faymann. “La nostra proposta – sottolinea il premier greco secondo il resoconto di Bloomberg – assicura che centreremo gli obiettivi di bilancio fissati dalle istituzioni per il 2015 e 2016”. Nel frattempo, uno dei protagonisti del braccio di ferro, il ministro delle Finanze greco Varoufakis è atteso oggi a Parigi per un incontro con il segretario generale dell’Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (Ocse), Angel Gurria. I due discuteranno di numerose questioni tra cui le riforme nella vendita al dettaglio, l’edilizia, il sistema bancario, il mercato del lavoro, le commissioni statali e i meccanismi per combattere la corruzione. Nel comunicato diffuso dal governo di Atene si ricorda come il colloquio avvenga “in un momento cruciale del percorso di riforma del Paese”. Dopo la tappa a Parigi, Varoufakis si recherà a Lussemburgo per prendere parte all’Eurogruppo. La posizione delle istituzioni comunitarie si è spostata “significativamente” rispetto all’accordo del 20 febbraio, ci sono stati degli “spostamenti estremi su tutte le questioni di bilancio, e non solo”: è quanto spiegano fonti europee precisando come le istituzioni si siano mosse sulle “aree strutturali, collegate alla crescita di bilancio”. Lontanto dai riflettori, però, e nonostante i toni siano sempre più alti, il filo delle trattative non sembra essersi interrotto. E secondo alcuni media greci, il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, starebbe per fare un nuovo intervento nel tentativo di aiutare il governo greco e i suoi creditori a raggiungere un accordo. A riferirlo è l’edizione online del quotidiano ateniese To Vima che cita informazioni riprese da euro2day.gr e confermate da Bruxelles. Secondo tali informazioni, Juncker dovrebbe fare una telefonata a Tsipras questo pomeriggio. Il clima, comunque, non è certo dei migliori. Le polemiche tra la Grecia e i suoi creditori hanno ormai ampiamente raggiunto e superato il livello di guardia. Ieri Tsipras ha accusato il Fondo monetario internazionale di avere responsabilità “criminali” per la situazione in cui versa il suo Paese, mentre Juncker ha puntato l’indice contro il premier sostenendo che sta “mentendo” sull’andamento del negoziato. Ecco perchè quello di domani rischia di essere una vera e propria resa dei conti, anche per i rapporti tesi nel recente passato fra diversi ministri dell’Eurogruppo e il rappresentante di Atene.