Ultimo giorno di campagna elettorale in Grecia, dove stasera nella centrale piazza Syntagma ad Atene il leader di Syriza Alexis Tsipras cercherà di convincere indecisi e disillusi – considerati essenziali per vincere – a dare nuovamente la fiducia al suo partito, che è in sostanziale parità nei sondaggi con i conservatori di Nea Dimokratia. Sul palco con Tsipras ci sarà anche Pablo Iglesias, leader degli spagnoli di Podemos, mentre porteranno il loro sostegno all’ex premier ellenico anche il tedesco Gregkor Gizi (Die Linke) e il segretario del Partito comunista francese Pierre Laurent. Dei cinque sondaggi pubblicati nelle ultime ore, due vedevano Syriza di poco avanti, due Nea Dimokratia, ed uno mostrava un pareggio. Tutti gli osservatori prevedono un governo di coalizione dopo il voto. Dato l’imponente programma economico da applicare in cambio di 86 miliardi di prestiti in tre anni, i creditori internazionali di Atene auspicano una coalizione molto ampia, e questa è la linea di Vangelis Meimarakis, leader di ND. Tsipras ha respinto questa proposta, aprendo al massimo a una ’coalizione progressista’ ancora non ben definita. Intanto, in un’intervista a Ta Nea, Tsipras ha ripetuto che l’obiettivo è la “formazione di un governo progressista di sinistra che rinegozi il debito della Grecia”. L’ex premier ha difeso la scelta di dimettersi affermando che “è stato un gesto di responsabilità politica e morale. Dopo la fine del negoziato, era una necessità democratica dare alla gente la possibilità di giudicare il risultato. Syriza ha negoziato durante, mentre era in corso una guerra economica e politica”