“Non posso dare dettagli in tempo reale” su come proceda il negoziato sulla Grecia, c’è “forte determinazione perché alla fine l’accordo si raggiunga” ma deve essere un “accordo forte”. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, secondo il quale non c’è ancora alcuna prospettiva credibile che il programma con la Grecia venga concluso positivamente. La Bce potrebbe considerare di aumentare il tetto alle emissioni a breve di titoli pubblici greci, ma al momento non ci sono le condizioni, ha detto ancora il presidente dell’Eurotower. I creditori della Grecia hanno abbassato l’obiettivo di surplus primario per il 2015 sotto l’1%. Lo scrive il quotidiano olandese De Volkskrant citando fonti vicine al dossier. Il nuovo target sarebbe compatibile con quello dello 0,8% proposto da Atene e sembra un primo segnale di compromesso per arrivare ad un accordo in tempi brevi. Atene avrebbe fatto concessioni sui tagli alla spesa pubblica portandola a 3,6 miliardi di euro per quest’anno, scrive ancora il quotidiano olandese nell’edizione online. Sempre stando alle indiscrezioni, la proposta di accordo messa a punto dai creditori prevede tagli alle pensioni, inclusa la tredicesima mensilità, riforma del mercato del lavoro con norme per facilitare i licenziamenti e abolizione di privilegi per alcune categorie di lavoratori. La Bce “vuole che la Grecia resti nell’euro” ma “ci vuole un accordo forte che produca crescita, giustizia sociale ma anche sostenibilità di bilancio”. Il presidente della Bce ha aggiunto che al momento non ci sono condizioni per aumentare il tetto alle emissioni a breve di titoli pubblici greci. E ha indicato che al momento non ci sono prospettive credibili per la chiusura del programma.