Le borse europee peggiorano sotto il calo più che negativo della Grecia, che ormai sta andando a picco e rischia di andare alle elezioni anticipate, come vorrebbe il premier ellenico Samaras, che ha proposto la data del 17 dicembre prossimo per andare alle urne e candidare l’ex commissario UE Stavros Dimas alla presidenza.
Anche per colpa di queste possibili elezioni anticipate, la borsa della capitale greca Atene è crollata andando a registrare una caduta dell’11%.
La scelta dell’esecutivo greco crea timore sui mercati per il rischio che porti alla caduta dell’esecutivo di unità nazionale che porterebbe il blocco di sinistra anti-riformista di Syriza ad essere il favorito. Inoltre, di certo non aiuta l’apertura negativa della borsa di Wall Street ( -1 il dow jones) incerta tra le notizie europee ed il crollo del mercato azionario cinese ( Shangai -5,4) il peggiore registrato dagli asiatici dal 2009.
A piazza affari si spegne lo sprint di MPS: difatti il titolo, unico bancario positivo in mattinata, segnava un rialzo del 4,5% a 0,62 Euro. Successivamente ha rallentato a +0,17% . Bce ha infatti scritto alle principali banche ( già sottoposte a stress per verificare i criteri di contabilizzazione delle extra rettifiche emerse dai risultati dell’Aqr, Asset Quality review, nei bilanci del 2014).
Il tutto nell’attesa, domani, della seconda tranche di Tltro, il maxi prestito Bce alle banche, legato ai prestiti dell’economia reale. Secondo le stime del Financial Times questa volta il tiraggio del sistema bancario europeo dovrebbe fermarsi a 170 miliardi contro i 317 disponibili.