La giunta militare al potere nel Myanmar ha concesso una grazia parziale alla leader democraticamente eletta, Aung San Suu Kyi, in riferimento ad un’amnistia generale che riguarda oltre 7 mila prigionieri in occasione della Quaresima buddista.
I media hanno detto che “il presidente del Consiglio di amministrazione dello Stato ha graziato Aung San Suu Kyi, condannata dai tribunali competenti, ai sensi della legge sui diritti umani”.
Tuttavia la grazia riguarda solo 5 delle 19 condanne a suo carico e non è chiaro se ciò le consentirà di essere rilasciata.
Aung San Suu Kyi è stata condannata a 33 anni di carcere per una serie di accuse tra cui corruzione, possesso illegale di walkie-talkie e violazione delle restrizioni Covid.
In carcere dal colpo di Stato del 2021, nei giorni scorsi era stata trasferita agli arresti domiciliari.