(Adnkronos) – “Entro una settimana penso che il governo potrà essere in carica”. Lo dice Matteo Salvini, ospite di Quarta Repubblica, su Rete 4 nel giorno dell’incontro del disgelo tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. “Mi hanno detto di un incontro lungo cordiale e sereno, non può che essere così: 12 milioni di italiani ci hanno dato onori e oneri. Io non ho mai litigato con nessuno” ma “qualche frizioncina – rivela – l’ho vista tra Fdi e Fi”.
Quanto alla composizione del governo “mi piacerebbe fare il ministro dell’Interno – ribadisce – detto questo Matteo Piantedosi era lì con me, li abbiamo scritti assieme i decreti sicurezza”. Quanto a una sua possibile collocazione alla guida del ministero delle Infrastrutture invece “Rixi lo farebbe meglio di me – afferma – penso a lui, penso a Morelli viceministro, c’è tanto lavoro da creare, dovremmo sconfiggere i no, quello che non vuole il Ponte, quello che non vuole il gas, i rigassificatori, serve il nucleare”. Quanto a Giorgetti al ministero dell’Economia, “avere un politico della Lega, il vicesegretario della Lega, il vice di Salvini che si prende la responsabilità di prendere per mano il Paese non è male”, dice. “Nordio candidato alla Giustizia? Non entro in discussione altrui, Meloni e Berlusconi avranno parlato di questo, la riforma della giustizia è fondamentale. Io – aggiunge – ho stima di Nordio e della Casellati. Se mi suona Calderoli ministro agli Affari regionali e autonomia? Sì, ma vedrei affiancate le intere riforme, come una volta”.
Tornando poi all’elezione del presidente della Camera Lorenzo Fontana “gli viene rimproverato che è cattolico e va alla messa in latino, crede in Dio e nella famiglia formata da un uomo e da una donna, crede che i confini vadano difesi, chiede che la droga sia un male, qual è il problema?”.