Il consiglio dei ministri ha varato le nomine dell’Autorita’ anticorruzione. “Noi nel dl prevediamo che all’Anac (Autorita’ nazionale anti corruzione) siano attribuiti non solo i poteri esistenti, ma anche a quelli assegnati attualmente all’autorita’ di vigilanza sui servizi pubblici” ha spiegato Renzi. “Funziona cosi’: se si ha la notizia o la valutazione di restrizione della liberta’ personale, in caso di vicenda oscura, l’Anac puo’ segnalarla e puo’ disporre un commissariamento ad hoc non dell’azienda ma di quella parte dell’azienda che svolge il lavoro contestato, nominando uno o piu’ commissari ad hoc e redigendo una contabilita’ separata”.
Sul provvedimento che gli attribuisce poteri sugli appalti il presidente dell’Autorita’ anticorruzione, Raffaele Cantone, a Napoli per un convegno, non ha voluto fare commenti. “Siccome le anticipazioni non coincidono, attendiamo le norme specifiche – ha dichiarato – io non penso di essere candidato ad alcuna missione. Credo che sia molto semplice rivendicare ’mani pulite’ tenendole in tasca. In certe occasioni si deve dare un contributo, facendo presente che nessuno puo’ fare miracoli. Nessuno deve pensare che c’e’ qualcuno in grado di risolvere il problema della corruzione, meno che mai io”. Il consiglio dei ministri di questa sera ha varato anche il ddl delega per la Pubblica amministrazione”, e ha approvato il dpcm che sblocca i fondi per la scuola. Norme sul “ricambio generazionale” e “l’obiettivo di 15mila posti nella Pubblica amministrazione con la modifica dell’istituto di trattenimento in servizio”. E’ quanto contiene il dl approvato in Consiglio dei ministri, secondo quanto riferito dal premier Matteo Renzi nella conferenza stampa in corso a palazzo Chigi. Il “grosso delle misure” – ha riferito il premier – e’ nel ddl. Quindi ha elencato altre misure, dall’eliminazione dei diritti di rogito dei segretari comunali a norme sul Formez, e sulle autorita’, sull’incompatibilita’ dei magistrati, sulla riduzione del 50% del diritto camerale. In particolare sui magistrati – ha precisato Renzi – si e’ provveduto a un regime di transizione perche’ gli organi direttivi di tribunali non siano “azzerati dalla sera alla mattina”. Ed ancora – ha elencato Renzi – il processo amministrativo telematico.