“L’Italia è fuori dalle sabbie mobili, possiamo dire: missione compiuta”, un raggiante Matteo Renzi ha così riassunto questa prima parte del nuovo corso del Paese da lui varato. Nell’ambito del Question time, il premier ha sottolineato come “per il primo anno e mezzo di governo la priorità è stata il salvataggio dell’industria manifatturiera italiana: 43 crisi industriali aperte. Un lavoro per passare dal segno meno a quello più in tutti i principali indicatori, dal Pil fino agli occupati che proprio oggi vedono un incremento di 60mila unità”.Poi: ’’per tutti e per sempre’ scompare la tassa sulla prima casa:’ ’’non rilevano le letterine europee. L’Ue faccia ciò che deve, noi facciamo quello che dobbiamo nel rispetto dei ruoli’’. E su un’interrogazione esposta dal M5S, ha risposto “in legge di stabilità ci impegnamo a introdurre per la prima volta una misura contro la povertà, in particolar modo infantile, perché questa è una priorità su cui spero potremo lavorare insieme’’. Quindi sulla Sanità e sulle prescvrizioni inutili: “deve essere chiaro che sulla sanità l’Italia non sta tagliando. Poi possiamo discutere su come spendere le risorse, fare indagini e ascoltare i medici. “Nel 2002 – ha ricordato il presidente del Consiglio – erano 75 i miliardi a disposizione del Fondo sanitario nazionale, nel 2013 erano 106, nel 2014 erano 109, quest’anno 110 e 111 il prossimo anno. Questa è la nostra base di partenza, sul resto confrontiamoci, ma non raccontiamo che si sta tagliando, perché siamo in presenza dell’unico settore in cui c’è stato un aumento dei fondi del 40%”. E ancora, l’annosa questione migranti e il solito botta e risposta con la Lega: “Non bisogna usare dati falsi: non c’è un milione di persone che sta arrivando in Italia, da noi sono arrivate 170mila persone. C’è un Paese in cui c’è più di un milione di persone, la Giordania, un Paese di 4 milioni di abitanti. Dite numeri veri alle persone che stanno fuori da qui”. Infine, intervendo sulla Siria Renzi ha confermato il pensiero dell’Italia che “rimane nel solco delle Nazioni unite: invitare a tutti i livelli alla collaborazione e far sì che non si replichi un modello per il quale dopo 4 anni di guerra, che ha prodotto non soltanto milioni di profughi, ma la sconfitta della politica internazionale, si replichi ancora una volta un meccanismo per il quale la mancanza di governo porta all’esplosione di pezzi interi di Medio Oriente”.
Max