(Adnkronos) – Solo due ministri del governo Meloni percepiscono l’indennità riservata ai componenti dell’esecutivo non parlamentari, secondo la legge n.418 del 9 dicembre 1999. Si tratta, allo stato, di Andrea Abodi e Alessandra Locatelli, rispettivamente, responsabili di due dicasteri senza portafoglio, quello dello Sport e per le Disabilità. Va precisato, però, che parliamo di un elenco incompleto, perché sulla pagina dell’amministrazione trasparente del sito web di palazzo Chigi ancora non tutti i ministri (fra quelli che non sono stati eletti in Parlamento) hanno comunicato i loro dati.
Al momento, carte alla mano, si ferma a due la quota degli ‘stipendi ministeriali’. Locatelli, esponente leghista lombarda (nativa di Como) ed ex ministra per la Famiglia del Conte I, come riportato nella ‘dichiarazione dei compensi connessi all’assunzione della carica’ pubblicata di recente sul sito governativo può contare sui 110mila 424,12 euro lordi annuali (9mila 202,01 euro per 12 mensilità) a titolo di indennità spettante come ministro. A questa somma va aggiunta una diaria di poco più di 3mila euro (per la precisione, 3mila 503,11 euro come ”totale mensile netto”), a “titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, sulla base di 15 giorni di presenza per ogni mese”, ex articolo 2 della legge 31 ottobre 1965, n.1261.
Anche Abodi, ex manager romano per lo più nel settore sportivo, in autodichiarazione precisa che i ”compensi connessi all’assunzione della carica di ministro per lo Sport e i giovani ammontano ad euro 110 mila 442,48 annui”. Pure in questo caso, parliamo di una cifra totale lorda per 12 mesi.