(Adnkronos) – “Le nostre battaglie sono arrivate al cuore dello Stato”. Mario Adonolfi, presidente del Popolo della Famiglia, non nasconde la soddisfazione per il nuovo governo a guida Meloni, nel giorno del giuramento.Tra i componenti c’è una sua cara amica, Eugenia Roccella, neo ministro per la famiglia e la natalità. “Eugenia è una amica, – dice all’Adnkronos Adinolfi -, una persona che ha tutta la mia stima, una femminista che ha fatto un percorso col partito Radicale. In un paese dove la prima emergenza è quella della denatalità credo che sia riuscita a portare al centro il tema del diritto alla vita”.
Adinolfi, noto per le sue battaglie anti aborto, osserva: “Nel mondo si alza un vento contro l’aborto: pensiamo a quel che è successo negli Usa. Eugenia Roccella dovrà impegnarsi ma so che lo farà; per fare ripartire la natalità bisogna cancellare la vergogna dell’uccisione del figlio nel proprio grembo materno”. Nel mirino del presidente del Popolo della Famiglia la legge 194 che però Giorgia Meloni ha assicurato più e più volte che non sarà toccata. “Io credo – dice Adinolfi – che come l’8 novembre di fatto gli americani voteranno su questa dicotomia ‘pro life‘ e ‘pro choice’, anche l’Italia, di fronte al problema enorme della denatalità, si porrà la questione della cancellazione della piaga della soppressione del bimbo nel ventre materno. Non esiste un diritto all’aborto, lo ha detto già la Roccella, non c’è bisogno di farglielo ripetere, se non esiste quel diritto e siamo d’accordo che l’aborto è una piaga, e che bisogna contrastare la denatalità, allora l’aborto va cancellato, con la stessa procedura degli Usa”.
C’è chi ritiene che la nomina della Roccella, con le sue posizioni, metta a repentaglio lo stato di diritto. “Francamente- ribatte Adinolfi – mi pare una posizione sciocca e poi non c’è solo la Roccella; Alfredo Mantovano (nominato sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ndr) è anche un esponente del centro studi Livatino, un centro che compone quella vasta galassia che, sotto traccia, e forse poco considerata dai media, ha lavorato per fare crescere la cultura della vita. Mantovano lavorerà a stretto contatto con la Meloni; io stesso personalmente ho fatto le marce per la vita e i Family day , so bene che c’è una sensibilità personale di Meloni su queste tematiche. Chiamare poi un ministero della natalità vuole dire l’opposto dei falsi diritti civili che io giudico da sempre falsi miti di progresso”.