(Adnkronos) –
Chiamatemi ‘Signor presidente del Consiglio’. No, meglio senza ‘Signor’, purché ci sia ‘il’. Anzi, chiamatemi come volete, anche semplicemente Giorgia. Tiene banco la scelta del maschile da parte di Giorgia Meloni, prima donna a palazzo Chigi. Il dibattito politico si accende e rimbalza sui social quando si diffonde la notizia di una circolare interna, firmata dal segretario generale della presidenza del Consiglio, Carlo Deodato, e inviata a tutti i ministri del nuovo governo di centrodestra per invitarli a usare l’appellativo ‘il Signor presidente del Consiglio’. Nel testo si legge: ”Per opportuna informazione si comunica che l’appellativo da utilizzare per il Presidente del Consiglio dei Ministri è: ‘Il Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giorgia Meloni”.
Il primo (e unico leader) a commentare questa ‘direttiva ufficiale’ è il presidente di M5S, Giuseppe Conte, che usa l’ironia via Twitter: ”Sissignora! Gradiremmo sapere da palazzo Chigi anche come vuole sostenere famiglie e imprese sul carobollette, visto che ”il” Presidente del Consiglio nel suo discorso di fiducia non ci ha dato nemmeno un indizio…”. In realtà prima di Conte, forse involontariamente, è stato Silvio Berlusconi a sbagliare ‘titolo’, rivolgendosi alla presidente di Fdi inizialmente con un ”Signore presidente del Consiglio”, cambiato poi verso il finale in ‘Signora’.
In occasione del voto di fiducia al governo nell’Aula del Senato, due giorni fa, infatti, il Cav aveva garantito la sua lealtà e il pieno sostegno all’alleata così: ”Signora presidente del Consiglio, Forza Italia lavorerà al suo fianco con impegno e con lealtà, per realizzare il programma sul quale abbiamo avuto la fiducia degli italiani…”.
In serata, per porre fine alle polemiche considerate eccessive e fuori luogo rispetto alle urgenze del Paese, arriva una doppia precisazione: prima quella di palazzo Chigi con una nota ufficiale (”Usate la formula ‘Il presidente del Consiglio”, senza ”signor”), poi quella per bocca della stessa premier con un post sui social poco dopo le 20: ”Leggo che il principale tema di discussione di oggi sarebbe su circolari burocratiche interne, più o meno sbagliate, attorno al grande tema di come definire la prima donna Presidente del Consiglio. Fate pure. Io mi sto occupando di bollette, tasse, lavoro, certezza della pena, manovra di bilancio. Per come la vedo io, potete chiamarmi come credete, anche Giorgia”.
Per la cronaca, già nelle note inviate dal suo staff alla stampa subito dopo aver ricevuto l’incarico dal capo dello Stato, Meloni veniva chiamata “il presidente del Consiglio”. Una scelta grammaticale confermata anche oggi, ma che fino ad ora non era ancora comparsa in una circolare ufficiale.