(Adnkronos) – “Mattarella oggi sentirà i presidenti di Camera e Senato per valutare lo scioglimento delle Camere. Mi pare che questa sia la strada perché tutte le forze politiche si sono mosse in questa ottica. Il tema adesso è: come peserà Draghi nella strutturazione della dinamica della campagna elettorale?”. Così all’Adnkronos Giovanni Guzzetta, costituzionalista e professore di Diritto pubblico all’università di Roma Tor Vergata, che aggiunge: “E’ difficile valutare la variabile Draghi in questo momento. Il punto innanzitutto da capire è cosa farà il presidente del Consiglio: abbandonerà la politica o rimarrà in pista?”.
“Si tratta di comprendere – prosegue Guzzetta – quali saranno i temi della campagna elettorale, se nel centro sinistra prevarrà la vecchia prospettiva del campo largo oppure se Letta lavorerà per mettersi alla testa della creazione di un fronte che raccolga l’eredità del presidente del Consiglio, il che non è ovviamente scontato perché l’eredità Draghi sarà piuttosto contesa”. “Una cosa – precisa – è infatti la creazione di una coalizione nel suo nome; un’altra che i partiti corrano ognuno per sé richiamandosi alla eredità dell’esperienza del governo uscente. In tal caso – si chiede – riusciranno a fare un fronte elettorale comune?”.
Secondo il costituzionalista, “anche il centrodestra dovrà definire la propria piattaforma con riferimento all’esperienza Draghi, visto che alcuni partiti sono stati parte di quella esperienza. Non sono infatti certo che lo scontro avverrà sul crinale draghiani anti-draghiani (anche se certamente c’è chi vorrà impostarla così) mentre sicuramente un tema sarà la collocazione dei 5s rispetto agli altri: il Pd non sembra più convinto della prospettiva del campo largo ed il centro destra ha impostato la sua risoluzione nel dibattito parlamentare proprio su questa pregiudiziale anti cinquestelle”.