La Lega è determinata a rimanere nel governo e a guidare a lungo il Paese ma c’è ‘profonda irritazione’: tutto il partito, a cominciare da Matteo Salvini, è impegnato a sostenere le riforme mentre i 5 Stelle minacciano sfracelli sulla giustizia (e proprio in queste ore si fanno notare per le troppe assenze in Aula) e il Pd tira la corda su nuove tasse e Ddl Zan. E’ quanto fanno rilevare fonti della Lega.
Grazie al buonsenso della Lega, sostengono le stesse fonti, il green pass non è richiesto per i trasporti o per lavorare. E sono cambiati i criteri per il cambio di colore delle regioni. Non sono risultati scontati, visto che si partiva da un modello (il green pass francese) particolarmente severo, improvviso e radicale, è il ragionamento. In queste ore, la Lega conferma il suo impegno per cambiare la giustizia (ci saranno più di mille gazebo anche domani e dopo, da Nord a Sud) e sta ascoltando le ragioni di famiglie e imprese che chiedono meno burocrazia e più libertà.
Ferme restando le doverose e necessarie cautele, per la Lega restano incomprensibili alcune scelte come la mancata riapertura delle discoteche. E sono preoccupanti le grida di dolore di troppi ristoratori e operatori turistici che lamentano disdette, per non parlare di intere famiglie che non riusciranno ad adeguarsi per tempo ai nuovi criteri.