“Il governo e’ oggi isolato. Lontano dal Paese, lontano da tutte le categorie sociali (dalla grande impresa alla piccola impresa, dai commercianti agli artigiani, dai professionisti alle organizzazioni della proprieta’ immobiliare, passando per i costruttori), lontano dalle misure effettivamente necessarie all’Italia, e soprattutto lontano dagli impegni presi con i cittadini e gli elettori. Chi resta nel governo ha evidentemente accettato questa logica del ’tirare a campare e a tassare’, unita a una chiara subalternita’ politica nei confronti della sinistra”. Lo dichiara Raffaele Fitto, del Pdl-Fi. “La riunione congiunta dei Gruppi della Camera e del Senato di Forza Italia ha determinato – secondo Fitto – un esito politico ragionevole e doveroso, nel rispetto, per noi sacro, degli impegni assunti con gli elettori. Avevamo detto che non avremmo votato per aumenti di tasse; avevamo detto che non avremmo consentito il ritorno della tassa sulla prima casa; avevamo detto che sarebbe stato determinante scegliere la via del grande rilancio della nostra economia, uscendo dal piccolo cabotaggio, e creando le condizioni per la ripresa. Dinanzi a un esecutivo che ha fatto il contrario, che ha riproposto nella legge di stabilita’ la tassa sulla casa sotto mentite spoglie, che ha proseguito in una logica di puro galleggiamento, e’ per noi doveroso dire no, e assumere una conseguente posizione politica e parlamentare”.