(Adnkronos) – Nessuno parla apertis verbis, ma solo a microfoni spenti. I centristi di ‘Noi moderati’ approdati in Parlamento grazie ai collegi ‘garantiti’ da Fratelli d’Italia sono pronti ad offrire a Giorgia Meloni un contenitore politico per ‘allargarsi’ al centro, coinvolgendo soprattutto i tanti delusi dall’attuale gestione di Forza Italia. Qualcuno ci vede qualcosa di molto simile alla cosiddetta operazione scoiattolo lanciata a suo tempo da Silvio Berlusconi per ‘rubare’ parlamentari ai Cinque stelle e allargare il campo moderato.
Lo scouting verrebbe fatto, sotto traccia, attraverso il gruppo appena creato al Senato (‘Maie-Noi Moderati-Civici d’Italia’) e quello che nascerà alla Camera, dove in attesa della deroga a ‘quota 20’ per ora si è costituita la ‘componente’ del Misto, che unisce ‘Noi con l’Italia’ ‘Coraggio Italia’, Udc e ‘Italia al centro’. Di fatto, questa strategia, benedetta da via della Scrofa, porterebbe, secondo i più maliziosi, a depotenziare ancor di più il partito di Silvio Berlusconi, portando via quei deputati e senatori che non si riconoscono più nella linea del Cav e della sua fedelissima Licia Ronzulli. I parlamentari ‘attenzionati’ dentro Fi sarebbero i ‘governisti’, per lo più vicini a Tajani.
‘Noi moderati’ smentisce l’attività di scouting, ma, in realtà, raccontano, l’operazione sarebbe stata per ora congelata: in queste ultime 48 ore, dove hanno tenuto banco gli ‘audio rubati’ filoputiani del Cav, infatti, ci sarebbero stati contatti con alcuni azzurri scontenti. Diamo tempo al tempo, ora va chiusa prima la partita sui ministri, poi si vedrà più in là, confida un parlamentare centrista, che sta seguendo da vicino i ‘movimenti’ in Transatlantico. Intanto la deputata azzurra Michela Vittoria Brambilla, ex ministra del governo Berlusconi, eletta come indipendente in quota ‘Noi moderati’, non ha aderito al gruppo di Fi ma, come si legge sul sito della Camera, si trova nel Misto senza essere iscritta a nessuna componente.