Anche la ‘Triplice’ davanti alle numerose urgenze che stanno soffocando il Paese ha garantito il proprio sostegno al premier incaricato. Ma non solo, confrontandosi con Draghi, i leader di Cgil, Cisl e Uil hanno ritrovato quel sano e legittimo rapporto con il governo che, a differenza di Renzi e Conte – che non ci pensavano nemmeno – ha dato la sua completa disponibilità per il futuro (e sul programma), ad ascoltare le esigenze delle parti sociali.
Ad impressionare Landini, Furlan e Bombardieri, la concentrazione di Draghi, attento ad ogni particolare da appuntare sulla sua agenda, rivelando al contempo poco o nulla. Nessun segno di disappunto o contrarietà (visti i temi ora più urgenti da affrontare), da parte del premier incaricato nemmeno quando Landini (leader della Cgil), prova a ‘stuzzicarlo’ rispolverando lo ius soli. “Dobbiamo investire nei ragazzi di questo paese anche in quel milione di origine straniera che attende di vedersi riconosciuta la cittadinanza italiana – ha affermato Landini – Chiediamo lo ius soli che è il primo passo per una vera integrazione e inclusione”.
Tuttavia, come è ovvio che sia, per le tre maggiori sigle sindacali del Paese, a circa un mese dal ‘disastro sociale’, ora sul tavolo ci sono il Blocco dei licenziamenti e la cig-Covid, assolutamente da confermare. Come ha infatti spiegato la Furlan (Cisl) a Draghi: “Siamo ancora in piena pandemia: sbloccare i licenziamenti senza alcuna riforma degli ammortizzatori sociali e nessuna politica attiva significa centinaia di migliaia di lavoratori che rischiano la disoccupazione”. Dunque, ha aggiunto al sindacalista, ”Nessuna proroga sine die. I tempi siano anche brevi ma ben spesi: in quel tempo finalmente si riformino gli ammortizzatori sociali e non si lascino come oggi tanti lavoratori senza quasi copertura”.
Ma sono stati tanti i temi e gli interventi che la Triplice ha illustrato, aspettandosi tempi di risposta rapidi e certi. Come ha riferito Bombardieri (Uil), “Abbiamo sottolineato anche le grandi lacune riscontrate su temi come la sanità e la scuola e dati disponibilità a discutere, tenendo presente che questi temi vanno affrontati nella complessità delle loro problematiche. Il primo tema è la sicurezza degli alunni, dei docenti e dei genitori’‘.
Landini ha inoltre ribadito l’urgenza di riforme, come quella del fisco, della Pa, della previdenza e del lavoro, per altro “già presentate a tutti i governi precedenti, che tutti conoscono”. Ed ancora, il Recovery, “che deve servire a ridisegnare il Paese non a lasciarlo come era prima”. Quindi il varo di una nuova politica industriale necessaria al rilancio dell’economia. Così come, ha illustrato ancora il leader della Cgil, “La transizione energetica e la nuova politica ambientale comportano previsioni di investimenti senza precedenti per i quali il governo dovrà svolgere una funzione di indirizzo diretto ma su cui anche i privati dovranno fare la poro parte”.
Max