“Tu chiamala se vuoi… restaurazione. Sono passati 100 giorni da quando Draghi, dopo aver accettato l’incarico, presentò alla pubblica opinione la lista dei ministri. ‘Ne valeva la pena?’ mi chiesi allora. Il Movimento, nonostante una trattativa-Caporetto esultò per il SuperMinistro del grande SuperMinistero della grande SuperTransizione ecologica. Guardate adesso e fatelo senza i paraocchi dei tifosi. Nuove trivellazioni, servizio civile ambientale messo in naftalina, ‘reattorini’ nucleari proposti a destra e inceneritori (sapientemente chiamati termo-valorizzatori) a manca”. Così scrive su Facebook l’ex pentastellato Alessandro Di Battista.
“La questione morale è sparita. Durigon – rincara Di Battista – è al suo posto nonostante frasi e concetti disdicevoli e pericolosi, nonostante frequentazioni indecorose, nonostante millanterie su nomine da elargire. La Casellati sangue blu, cieli blu, voli blu sfreccia ad alta quota sempre più intoccabile anche in virtù della pavidità politica. Possiamo affermare che sia stata fatta una reale battaglia politica per chiederle spiegazioni? Siamo seri. La Pax Draghiana uccide il dibattito, uccide le prese di posizione, uccide la politica. Il governo dei migliori, incensato in modo stomachevole, ha messo a disposizione risorse ampiamente insufficienti per ristorare famiglie ed imprese. E’ un fatto. In più i ritardi nell’approvazione dei decreti-sostegni temo siano funzionali. Un ‘perder tempo’ in attesa di una presunta normalità usata come pretesto per non fare nuovi scostamenti di bilancio come, presumibilmente, richiesto dall’Europa dove si iniziano ad alzar voci che chiedono il ritorno del patto di stabilità. Tutto questo ha un nome: restaurazione”.
“L’ambientalismo industriale è restaurazione, l’amnesia morale è restaurazione, la viltà sulla questione palestinese è restaurazione, il Ponte sullo stretto è restaurazione. Il vitalizio a Formigoni è restaurazione. La restaurazione impone scelte di campo: o da una parte o dall’altra. Io la mia scelta l’ho fatta per tempo. Nel Movimento 5 Stelle le convinzioni granitiche sull’opportunità di entrare nel ‘governo dell’assembramento’ iniziano a vacillare. Manzoni scrisse: ‘E’ men male agitarsi nel dubbio, che il riposar nell’errore’. Riposare nell’errore è davvero imperdonabile”, conclude l’ex deputato grillino.