GOVERNO: CAV, NON SERVE CHIARIMENTO LETTA, GIA’ DECISO DI FARMI FUORI/ADNKRONOS

Siamo arrivati al punto di non ritorno. Nel Pdl ormai viene considerata inevitabile l’apertura di una crisi. Tanto che in queste ore si starebbe anche valutando la possibilita’ delle dimissioni dei ministri, che potrebbero essere presentate durante la riunione del Cdm di domani. Silvio Berlusconi, raccontano, stavolta e’ determinato ad andare avanti fino in fondo a difesa della sua innocenza e liberta’ dopo quelle che continua a definire aggressioni giudiziarie culminate con le nuove rivelazioni di questi giorni dalla Procura di Bari. E’ chiaro a tutti che vogliono farmi fuori, da tempo c’e’ un disegno politico-giudiziario preciso, ma io non mi faro’ indimidire da nessuno, ne’ accettero’ ricatti di sorta, ne’ cadro’ in trappola, avrebbe ribadito il Cavaliere, pronto ormai ad ogni evenienza (sarebbe tornata con prepotenza l’ipotesi del voto a febbraio). Le ’dimissioni di massa’ dei parlamentari pidiellini hanno segnato la svolta: ’falchi’ e ’colombe’, anche i piu’ scettici, dovranno ubbidire alla ’chiamata alle armi’ dell’ex premier, che si sente gia’ in campagna elettorale, perche’ non vede piu’ spiragli e margini di trattativa sul nodo della decadenza. Per Berlusconi la doppia nota del Colle sarebbe stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Preoccupato dei processi in corso (da Ruby a Mediaset, al caso De Gregorio), il Cav e’ convinto che una volta perso lo ’scudo’ del Senato rischia seriamente di andare in carcere, senza nessun sconto. Con danni enormi all’immagine, alle aziende e al suo partito.