Il testo sullomicidio stradale, ormai giunto alla quinta lettura, potrebbe essere approvato già da oggi pomeriggio dal Senato. E quello che si auspica il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, che ha chiesto a gran voce la fiducia in Aula. Cosa cambierà il testo? Innanzi tutto Ventisette anni rappresentano la pena massima prevista per chi guidando in stato di ebbrezza (con grado alcolemico superiore a 1,5) o sotto l’effetto di droghe, uccide più di una persona e si da’ anche alla fuga (omissione di soccorso ndr). Se la vittima è una: il colpevole rischia da 8 a 12 anni di carcere, che diventano 18 se fugge dalla scena dell’omicidio. Il ddl prevedrà la revoca della patente da 15 a 30 anni dopo la condanna definitiva, ma prima di essa, la patente potrà essere sospesa fino a 5 anni (in caso di vittime o feriti). In caso di condanna non definitiva la sospensione può essere prorogata fino a un massimo di 10 anni. Tra le modifiche al codice penale l’inserimento dell’omicidio stradale tra i delitti per i quali è previsto l’arresto in flagranza; inoltre chi rifiuta di sottoporsi agli esami per accertare lo stato di ebbrezza alcolica o di sostanze stupefacenti viene coattivamente sottoposto ai prelievi biologici per gli accertamenti, nel rispetto degli accorgimenti già previsti dal codice penale. Per le lesioni personali stradali, la reclusione va da 2 a 4 anni. Se il conducente che ha provocato feriti si da’ alla fuga la pena potrà essere aumentata fino alla metà. Se invece non ci sono responsabilità dirette, la pena potrà essere diminuita fino alla metà.
D.T.