Domani alle 12 il giuramento dei nuovi ministri indicati dal premier incaricato, Mario Draghi, poco fa al Presidente Mattarella.
A seguito di un colloquio durato circa 40 minuti, culminati con la firma da parte del Capo dello Stato, ecco dunque il frutto di una serie di incontri e colloqui avuti in questi giorni, con tutti gli schieramenti politici:
Luciana Lamorgese (ministro dell’Interno; Luigi Di Maio (ministro degli Esteri); Giancarlo Giorgetti (ministro dello Sviluppo Economico); Marta Cartabia (ministro della Giustizia); Roberto Cingolani (ministro della Transizione ecologica); Stefano Patuanelli (ministro per le Politiche agricole); Roberto Speranza (ministro della Salute); Lorenzo Guerini (ministro della Difesa); Andrea Orlando (ministro del Lavoro); Vittorio Colao (ministro della Transizione digitale); Dario Franceschini (ministro della Cultura); Elena Bonetti (ministro della Famiglia); Federico D’Incà (ministro per i Rapporti con il Parlamento); Maria Cristina Messa (ministro dell’Università); Renato Brunetta (ministro della Pubblica Amministrazione); Maria Elena Gelmini (ministro per le Autonomie); Mara Carfagna (ministro per il Sud e la coesione territoriale); Fabiana Dadone (ministro per le politiche giovanili); Erika Stefani (ministro per le Disabilità); Massimo Garavaglia (ministro per il Turismo).
Dunque il nuovo esecutivo guidato da draghi, è composto da 23 ministri politici, 8 dei quali tecnici. Da segnalare, in percentuale, il ‘ridimensionamento’ del M5s (con una presenza del 30%) e, dato non da poco, con la nomina dei vice ministri e dei sottosegretari, si arriverà ad u numero abbastanza cospicuo, rispetto a quello che molti immaginavano come un governo ‘agile’, quasi di ‘transizione‘….
Max